Taipei 101 , un simbolo pieno di simboli
Con i suoi 509 metri, il Taipei 101, il cui nome deriva dal numero di piani, è stato il grattacielo più alto del mondo fino al 2010, quando il primato è poi passato al Burj Khalifa di Dubai.

Il viaggio in ascensore che ti cambierà la vita
Anche l’ascensore del Taipei101 è entrato nel Guinness (2004-2015): è stato infatti per un decennio, l’ascensore (passeggeri) più veloce al mondo. Installato dalla Toshiba, tocca la velocità di 1010 metri al minuto, che raggiunge dopo pochi secondi di salita, dopodichè, intorno al sessantesimo piano, gradualmente la diminuisce sino a fermarsi all’89°, quello dell’osservatorio. Un viaggio di soli 37 secondi.
La CNN lo ha definito: “The journey that’ll change your life”.
Ci ha cambiato la vita ? In merito non ci sbilanciamo, e non sbilanciamo neppure la stabilità del Taipei 101, ma di sicuro lo abbiamo trovato rapido, morbido e piacevole. Spengono le luci e mantengono illuminate delle stelline a costellare il soffitto, mentre una placida voce ti accompagna nel viaggio.
Colpisce quanti dettagli extra subentrino in gioco quando ci sono prestazioni simili. Degli spoiler aerodinamici sopra e sotto la cabina, un sistema di pressurizzazione con pompe che aspirano e soffiano aria nella rampa, freni di emergenza speciali, ed un innovativo sistema anti-overshooting a tre stadi.
In discesa invece, abbiamo visto nel display che si assesta alla velocità di 600 metri al minuto senza mai superarla, ma anche in quel caso, le orecchie si tappano per il cambio di pressione. La frenata incomincia intorno al 15° piano, sui 70 metri circa di quota, e si arresta al quinto, lo stesso di partenza.
Aldilà di quelli utilizzati per l’osservatorio, il Taipei 101 è dotato di una sessantina di ascensori, alcuni anche a “doppio piano”, per il personale dei tantissimi uffici che ospita.

I simboli del Taipei 101
Diversi elementi legano il Tapei 101 alla cultura e alle antiche tradizioni cinesi.
Visto da lontano ricorda una pagoda, ma anche lo stelo di bambù; l’architetto si è ispirato alla crescita in giunti di quest’ultimo, omaggiandone la sua naturale flessibilità strutturale.
Tra il 24° ed il 27° piano si nota una moneta decorativa su ogni facciata, ad auspicio dell’accumulo di benessere. Da lì in poi, il grattacielo cresce in 8 sezioni, ognuna da 8 piani: in cinese l’otto, numero fortunato, si pronuncia FA e significa prosperità.
Ogni livello fuoriesce con un angolo di sette gradi, che dà l’impressione dello sbocciare di un fiore.
Le sezioni sono decorate con un simbolo a testa di drago, che rappresenta la più alta autorità.
In ognuna si notano anche dei ruyi, uno anche nel soffitto del centro commerciale annesso; si tratta di un talismano di antiche origini, dalla forma di “nuvola paradisiaca” ed è di augurio affinchè il proprio desiderio si avveri.

Ogni giorno della settimana il grattacielo cambia vestito: le facciate esterne si illuminano di un colore differente.
Il Tuned Mass Damper
In un’area così tanto esposta a tifoni e terremoti, la costruzione di un prodigio architettonico simile presenta sfide ingegneristiche molto interessanti.
All’interno del Taipei 101 è possibile vedere il mass damper dell’edificio; si tratta dell’unico al mondo ad essere aperto al pubblico.
È costituito da un’enorme palla di metallo, dal diametro di cinque metri e mezzo, e dal peso di 660 tonnellate (o se preferite, di 132 elefanti); è alta cinque piani (dal 87 al 92), ed è supportata da 8 cavi.
Alla sua base ci sono 8 enormi ammortizzatori idraulici orrizzontali, ed altrettanti diagonali, che possono sostenere una sua oscillazione di un metro e mezzo per ogni lato.
Lo scopo di questo macigno è proprio quello: che oscilli qualora la struttura riceva spinte dal vento o dall’azione tellurica.
La sua funzione stabilizzatrice, a contrasto delle forze esterne ricevute, riduce le vibrazioni all’edificio del 40%.
Progetto alla cui realizzazione hanno partecipato Canada, Taiwan, Francia ed anche Italia.

Impressionante vedere filmati del mass damper in movimento durante un terremoto passato, e notare come in quei frangenti , i turisti intenti a farsi foto (presumibilmente Giapponesi abituatissimi ai terremoti) rimanessero stoicamente in posa.
Punti di vista
Abbiamo apprezzato il panorama dall’alto dell’osservatorio, contemplando come i muri verticali dei grattacieli della città, di colpo lascino spazio ai muri verticali della giungla.
Ci siamo goduti uno spettacolo fantastico di luci, led e fuochi artificiali, dalla sua base durante la notte di capodanno.
Ci rimane solo da tentare di risalirlo a piedi, gradino per gradino, (il record di risalita in corsa del grattacielo è di soli 10 minuti e mezzo!), o da lanciarci di sotto in base jumping come fece Felix Baumgartner.
Ma non servirà. Le due esperienze da noi vissute al Taipei 101, simbolo di una città e di una nazione, ci hanno pienamente soddisfatto.
