I segreti della basilica di Sant’Ambrogio
Stavamo per andarcene via senza averle localizzate, ma in giro per la basilica di Sant’Ambrogio a Milano , vi si troverebbero incastonate quattro misteriose scacchiere, difficilmente notabili, a meno che non le si stia espressamente cercando.
Il perchè e il percome ci siano, non è chiaro.
Curiosamente, non sono dritte ma oblique. Due di queste si trovano all’interno della basilica (una di 7×7, l’altra di 5×5 quadrati); e due sono all’esterno (una di 8×8, e l’altra di 7×7 quadrati).
Andando ad interpretarne la simbologia, a detta di alcuni riconducibile ai templari (che alloggiarono lì), si potrebbe trattare di una rappresentazione di schieramenti virtuali a confronto, in una partita fra il bene e il male, fra luce e tenebre.
E se queste scacchiere fossero invece una sorta di emblema affisso allo scopo di allontanare il maligno ? Non se ne hanno informazioni certe.
Da un lato ve le vorremmo mostrare, ma dall’altro non vorremmo togliervi il diletto della caccia al tesoro (non quello dei templari però!) in cui il gusto sta proprio nell’acuire la vista e setacciare i dettagli…
— Se ora vi trovate proprio lì, sospendete la lettura e …. cimentatevici ! Prima che vi venga rivelato il loro posizionamento 😉 Buona caccia ! —
Nehustan
Non sono del tutto note nemmeno le origini dell’inquilino più singolare dell’edificio Ambrosiano.
All’interno della basilica di Sant’Ambrogio, ad alcuni metri di altezza, in cima a una colonna, si erge la statua di un serpente in bronzo. Si pensa sia di origine bizantina e che sia arrivata in dono a Milano intorno all’anno mille.
Secondo la leggenda, su parola di Dio, fu forgiata da Mosè durante l’Esodo, come rimedio all’attacco di serpenti velenosi: chi veniva morso poteva salvarsi semplicemente guardando quella statua.
Sin dal suo inserimento in basilica si attribuirono alla statua proprietà taumaturgiche, al punto che la gente la guardava e toccava per ottenere guarigioni, (intestinali in maniera particolare).
La leggenda vuole che nel giorno del giudizio questa si animerà; proprio come fece il bastone di Aronne che gettato in terra da Mosè si tramutò poi in serpente, sibilerà tre volte e scenderà dalla colonna per tornare da dove ha avuto origine, ossia la valle di Giosafat, corrispondente all’attuale Gerusalemme est.
Perciò, dovesse muoversi… gambe in spalla!
Nel 1566 l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, vietò il culto del serpente (che si ipotizza rappresenti il Nehustan biblico) considerandolo esclusivamente mera superstizione.
Attualmente, per via della collocazione, è praticamente impossibile toccarlo, ma se non altro si può osservarlo e fotografarlo.
Quei tre sotto l’altare
Ma la vera star, quella a cui è intitolata la basilica, il santo patrono della città, colui che (come vi abbiamo raccontato ne “La leggenda della colonna del diavolo a Milano“) ha sconfitto il diavolo in un corpo a corpo… è Sant’Ambrogio in persona!
Una vita miracolosa sin dalla nascita, quando da neonato venne avvicinato da uno sciame di api senza che queste gli nuocessero, entrando ed uscendo tranquillamente dalla bocca, e miracolosa per caso, quando guarì Nicezio pestandogli accidentalmente un piede dolente!
A pensarci bene, è un evento che avrebbe pure potuto rivoluzionare la reazione di tutti quanti noi posteri, di fronte ad un inconveniente simile:
– “Ahio! …. per caso lei è aspirante Santo ?“
– “No“
– “Ah….. mavaffff , attento a dove mette i piedi!“
In realtà, in vita sua, egli aveva intrapreso tutt’altra strada, fu avvocato e governatore.
Pare che non volesse nemmeno diventare vescovo, e che per questo abbia ordinato torture a degli imputati, abbia invitato prostitute al proprio domicilio, e abbia tentato persino la fuga pur di essere esentato dal mandato.
Si dice che conseguentemente alla morte del vescovo (suo predecessore), Ambrogio fosse intento con un discorso nel cercare di sedare i tumulti di un popolo in agitazione, all’epoca c’erano forti contrasti fra Ariani e Cristiani, quando in un momento di silenzio, si udì il vocino di un bambino che gridò “Ambrogio vescovo!“… la folla interdetta rivolse la sguardo in sua direzione, e per acclamazione iniziò a richiedere a gran voce Ambrogio vescovo.
Riposa da secoli sotto all’altare, ed è avvicinabile passando da dietro l’estremità in fondo alla navata, raggiungendo la cripta tramite un mezzanino sottostante.
Lo si scorge in carne ed ossa vicino a Gervasio e Protasio, i due martiri a cui la basilica era inizialmente dedicata.
Ambrogio aveva scelto di stare a sinistra, ma quando aprirono il sarcofago i due corpi risultarono miracolosamente spostati, quasi a volergli fare posto nel mezzo…
Ecco perchè il Santo giace in mezzo a loro. 🙂

L’anima della basilica
La basilica di Sant’Ambrogio fu costruita alla fine del IV secolo. Sorge in un’area, fuori Porta Vercellina, originariamente adibita alla sepoltura dei cristiani uccisi durante le persecuzioni. Si trattava del cimitero ad martyres, che si era sovrapposto a precedenti tumulazioni di origine pagana, costituendo strati aggiuntivi di una vasta necropoli.
Fu lo stesso Ambrogio, seguendo un proprio presagio, a far scavare davanti alla cancellata di allora, e a rinvenire i martiri Gervasio e Protasio, gemelli Milanesi appartenenti alla famiglia dei Valerii.
La basilica ha avuto enorme rilievo non solo dal punto di vista spirituale, ma anche da quello storico, considerando che nel medioevo vi si svolgevano le incoronazioni dei re d’Italia.
Gli interni sono ricchi di elementi suggestivi, come il coro in legno intagliato, il ciborio in stucco del IX sec, il prezioso altare d’oro di Volvino, e il sarcofago “di Stilicone” in marmo di Carrara, raffigurante scene del Nuovo e del Vecchio Testamento: curiosamente, in una Cristo è senza la barba, e nell’altra è con la barba.
Santa Marcellina, sorella maggiore di Ambrogio, è stata rinvenuta solo qualche secolo fa, ed è stata posta in una cappella laterale (vicina a quella del loro fratello San Satiro), recante una splendida statua in marmo che la raffigura in preghiera.
Tantissimi dunque sono i dettagli interessanti di un luogo simile, e … c’è come la sensazione di aver dimenticato qualcosa …
Allora, dove si trovano le misteriose scacchiere della basilica di Sant’Ambrogio ?
Vi mostriamo le foto con soluzione all’indirizzo: https://www.facebook.com/Lemurinviaggio/posts/2338514016162497
Se l’articolo ti è piaciuto salvalo nelle tue bacheche di Pinterest!
Sono troppo curiosa perciò sono andata a vedere dove si trovano 🙂 Scovate sempre interessanti cose sui luoghi che visitate, bravi!
Grazie 🙂 Sono di quelle che cose che ci attraggono tantissimo , è più forte di noi!
Interessantissimo! La prox volta a Milano torno a vedere Sant’Ambrogio! Però San Satiro ‘nun ze po’ sentì’ 😝
Effettivamente… eppure c’è anche lui 😀 nel calendario il suo onomastico ricorre il 17 settembre.
Ma che spettacolo! Ovviamente sono andata a vedere la soluzione perché non ho mai visitato la Basilica quindi mi sarebbe stato molto difficile rispondere
Se non le si cerca difficilmente le si nota. Una scacchiera in particolare può non essere immediata da scovare nemmeno a soluzione conosciuta… è questo il suo bello ! 🙂
Che bel post! Confesso che non ho saputo resistere e sono andata a vedere la soluzione anche se andrò a visitare la Basilica tra qualche settimana. 🙂 Ma sono troppo curiosa!
Grazie 🙂 Allora… che la caccia al tesoro abbia inizio ! Buon divertimento 🙂
Un post davvero interessante 😍 e la seconda volta che lo leggo e con rinnovato interesse. I tuoi articoli mi piacciono molto, inoltre i vari post che hai fatto su Milano mi hanno dato degli spunti per la prossima volta che sarò in città 😍
Grazie mille! A Milano abbiamo trovato tante cose interessanti, è una città ricca di fascino e di storia.
Ciao! Sono rimasta affascinata dai misteri e dalle curiosità della basilica, in particolare dalle scacchiere che non ho visto subito però.
Maryd
Ciao! Si mimetizzano piuttosto bene 🙂 Chissà se la cosa era intenzionale…
Ho letto con interesse il tuo articolo. Mi sa che non ho più visitato la basilica dai tempi delle gite scolastiche. Mi è venuta voglia di tornarci e scoprire le scacchiere
Grazie. È bello tornare a rivedere posti con “occhi diversi”. Ce ne sono tanti che anche noi ci siamo ripromessi di tornare a visitare. 🙂
Questa cosa delle scacchiere non la
Sapevo. La prossima volta che andrò a milano vado a cercarle.
Se ci vai con i bambini , il divertimento è assicurato, anche per loro, che in questo genere di cose sono imbattibili ! 🙂
Sono legata da tantissime cose a questa Basilica. Sono nata il giorno di sant’Ambrogio, il mio secondo nome è ambrogina (voluto da mio padre) e nella basilica mi sono sposata……e non sapevo l’esistenza delle scacchiere!!!! Sono ovviamente andata a vedere la soluzione 😉
Complimenti Mariacarla! Pare proprio che sia per scelta, che per destino ci sia un curioso profondo legame. Sicuramente fa un bell’effetto scoprire cose su luoghi considerati molto famigliari, di cui non si era a conoscenza 🙂
Sono entrata solo una volta e non avevo visto praticamente nulla rispetto a quanto descritto! Devo tornare!!!
Hai una buona scusa per tornare! E’ bello prendersi del tempo per visitarla in modo alternativo, riserva tante sorprese.
Complimenti!! Bell’articolo e scritto davvero bene! Ci è venuta voglia di andare a vedere dal vivo tutto quello che avete scritto sulla Basilica di Sant’Ambrogio!!
Grazie mille! È un luogo molto suggestivo, fa effetto sin dall’entrata. Non dimenticate poi la colonna del diavolo al suo esterno !
al pari del Monastero di Santa Chiara a Napoli, credo che la Basilica di Sant’Ambrogio a Milano sia tra le basiliche/chiese più belle ma anche più sottovalutate d’Italia (forse perchè essendo di Lecce, circondata da un particolare tipo di barocco, le strutture più lineari mi attirano di più? 🙂 )
E’ un peccato che bellezze come queste vengano sottovalutate!
Per ora non abbiamo ancora visitato il monastero di Santa Chiara, ma saremmo curiosi di farlo quando riusciremo a fare un bel weekend a Napoli.
Ho abitato 7 anni a milano e ammetto che non conoscevo queste particolarità della chiesa. Non vedo l’ora di tornare e cercare le scacchiere!
Grande! Facci sapere se le riesci a trovare tutte, buona caccia 😀
Non ho mai visitato la Basilica di Sant’Ambrogio e, a dir la verità, non avevo nemmeno mai pensato di visitarla, ma il tuo articolo l’ha resa davvero interessante
Ci fa molto piacere, è un posto che merita 🙂
Bellissimo questo articolo! la prossima volta che passerò dalla Basilica me lo porto come guida. Grazie!
Grazie Nicoletta! Ci fa piacere accompagnarti virtualmente nella visita. 🙂
Conosco bene la Basilica di Sant’Ambrogio ma alcuni aspetti vedo che mi sono sempre sfuggiti, in particolare la statua del serpente la cui storia mi affascina moltissimo. Adesso che lo so non volgerò mai lo sguardo in alto visto il mio terrore per i serpenti (veri e raffigurati).
Forse questa fobia per i serpenti, ti ha portato ad occultarne la vista, comunque finchè lui se ne sta buono lì non c’è pericolo 😉
Non avevo idea della cosa delle scacchiere! Però ammetto di essere andata a vedere la soluzione 😂
Che belle le foto che hai postato!
Grazie! Sul posto non sono immediate da trovare, nemmeno avendo nota la soluzione 🙂
Bellissime foto da te postate… non ho mai visitato questa Abbazia, ma è sicuramente ora di rimediare!
Grazie! Come si suol dire: non è mai troppo tardi! 😀