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La leggenda della Colonna del Diavolo, a Milano

Aca toro , aca toro …. ooleéé!
Non stiamo per raccontare di corride nel tripudio di un’ arena, ma di un santo le cui velleità da torero hanno lasciato il segno; non solo nell’immaginario degli antichi abitanti meneghini, ma anche sul fusto di una colonna di epoca romana (II, III sec.), situata a fianco della basilica di Sant’Ambrogio, e soprannominata la colonna del diavolo.
Il segno in questione è rappresentato da due buchi piuttosto evidenti su un lato, che secondo la leggenda sarebbero stati generati dal Diavolo, in “corna ed ossa”.

Incontro imprevisto in basilica

Si racconta che un mattino questi assunse le sembianze di un comune mortale, e si materializzò nel cortile della basilica con l’intento di dissuadere il vescovo (nel IV sec. Ambrogio) dal continuare a portare avanti il proprio operato. Siccome tramite tentazioni si stava rivelando una causa persa, spazientito, passò all’uso della forza: riassunse le proprie sembianze e tentò di caricarlo per colpirlo con le corna, ma Ambrogio lo schivò, e con un calcione ne accelerò lo schianto contro la colonna.
Il diavolo vi rimase incastrato; si divincolò per tutta la notte nel tentativo di liberarsi, finché all’alba, in una nuvola sulfurea, svanì dentro quella colonna in marmo, attraverso uno dei fori.

I buchi della colonna del diavolo

Ci siamo avvicinati ad essi perché si dice si senta odore di zolfo, e abbiamo anche accostato l’orecchio perché si dice si oda il ribollire di uno dei fiumi degli inferi.
Nella mitologia Greca e Romana questi sono cinque: il Cocito il fiume dei lamenti, l’Acheronte il fiume del dolore, il Flegetonte il fiume del fuoco , il Lete il fiume dell’oblio e lo Stige il fiume dell’odio.
Quest’ultimo dovrebbe essere quello udibile. Ovviamente, accostando l’orecchio, più che rumori da portale degli inferi, ne risulta l’effetto sonoro dovuto alla concavità, simile a quello di una conchiglia, ma è comunque divertente.

Colonna del Diavolo Milano

Spostandoci dal mito alla realtà, quella colonna faceva parte di un rituale di conversione religiosa. Gli imperatori germanici, per convertirsi al cristianesimo, se pagani, dopo il giuramento di fedeltà a Papa e Chiesa, indossavano una corona in ferro e abbracciavano la colonna, per simboleggiare l’abbraccio ufficiale alla nuova religione.
Il popolo che non vedeva di buon occhio la cosa, considerandola un atto vuoto, dettato più dalla convenienza politica che da una reale vocazione spirituale, ci vedeva dietro l’intervento del diavolo, ed ecco come probabilmente ha acquisito il nome di colonna del diavolo.

Questo nome può forse incutere un pochino di soggezione, ma quale altra colonna vi invita ad accostarvi a lei per annusarla ed ascoltarla ? E soprattutto … ad infilarci le dita , che si dice porti bene!

Leggenda della colonna del diavolo Sant'Ambrogio Milano

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57 risposte

  1. Raggio di Sole ha detto:

    Mi piace sempre molto leggere di storie e leggende, in qualche modo rendono unico il soggetto di cui narrano. Nel mio ultimo viaggio a Milano ho avuto modo di seguire un tour in cui diverse leggende sulla città facevano da protagoniste, molto molto simpatico! La prossima volta che tornerò, cercherò la colonna del diavolo almeno per infilarci le dita, un po’ di fortuna non guasta mai! 😉
    Serena continuazione di giornata.
    Valentina

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Noi le abbiamo infilate , dovrebbe portare bene , poi può comunque capitare (tipo noi) che venga il dubbio di aver innescato da qualche parte nel mondo il lancio di un missile! 😀

  2. Sono un’amante delle leggende ne leggerei all’infinito 😍 come sempre sul tuo blog ne leggo d’interessanti. Questa storia proprio non la conoscevo e mi dispiace perché sono stata a Milano diverse volte e mi sarebbe piaciuto vedere la colonna e conoscerne la storia. Comunque appena avrò la possibilità di tornare in città non mancherò visita e sopratutto mentre vado rileggerò la leggenda che hai avuto la gentilezza di riportare. Grazie ampliare la propria conoscenza e ciò che porta i turisti a diventare viaggiatori ❤️

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Grazie! Conoscendone la storia, stare a suo cospetto assume tutt’altro significato. Quando ci andrai facci sapere se sei riuscita a udire il fiume Stige o a sentire odore di zolfo!

  3. Rosalia ha detto:

    La prossima volta che andremo a Milano non ce la faremo sfuggire. Grazie della dritta! 😉

  4. Marika ha detto:

    Già adoro le leggende, poi mi dici che si tratta di questa colonna che c’è a Milano… appena smette questo tempaccio faccio un salto per vederla

  5. Mhhhh…colmare i vuoti delle altrui corna con le proprie estremità…non mi convince: io ci avrei messo un “coperchio”, cosa che al diavolo piace assai 😛
    Che poi giurare fedeltà in presenza dei segni delle corna non mi pare una genialata 😀 😀
    Come sempre scherzo Lemuri, anche io se passo da Milano vado a giurare fedeltà 😉

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Maremma bucaiola… non avevamo pensato a chissà quali estremità possono essere state infilate lì!
      Se il diavolo fa le pentole ai coperchi ci pensa Giorgio Mastrota 😀
      Giurare fedeltà con di mezzo le corna effettivamente non parte con i migliori auspici…

  6. untrolleyperdue ha detto:

    Un nuovo luogo da scoprire nella mai banale Milano! Le leggende mi hanno sempre affascinato, grazie per aver condiviso questa!

  7. Le leggende sono sempre affascinanti, anche secondo me le conversioni tante volte erano fatte per interesse. Sai che non so dove sia questa colonna eppure sono passata vicino a Sant’Ambrogio diverse volte.

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Si trova proprio alla sua sinistra , davanti al cancellino dell’entrata laterale della basilica. La prossima volta che ricapiti in zona di piazza Sant’Ambrogio la noterai sicuramente.

  8. vagabondele ha detto:

    Milano questa sconosciuta per me!
    Eppure è vicina è comoda da raggiungere! Beh ancora una leggenda e faccio Il biglietto della freccia!

  9. Chiara ha detto:

    Ma avete preso parte all’X Milan Tour per caso? Avevano chiamato anche me ma di sabato non riuscivo, peccato perché sembrava interessante! 🙂

  10. Lucia ha detto:

    Mi ricorda la Sedia del Diavolo a Roma.

  11. Valeria ha detto:

    Adoro questo genere di post! Quando tornerò da quelle parti, ci andrò con occhi che sanno vedere 🙂

  12. Erica ha detto:

    Un’altra leggenda by Lemuri! Grandi ragazzi! Devo ammettere che avrei coperto i vuoti diversamente o comunque con un bel paio di guanti 😂Nel dubbio forse mi limiterei ad ascoltare…

  13. Giada ha detto:

    Adoro questo genere di racconti e leggende! La racconterò ai miei alunni!

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Che bello! Tramandare il nostro folklore e tradizioni ai più giovani, è un modo per tenerle in vita, ci fa molto piacere che questo genere di cose possa riuscire ad avere una collocazione anche in ambito scolastico 🙂

  14. Alessia ha detto:

    Non conoscevo questa storia! La prossima volta che passero’ in questa zona andro sicuramente a metterci le “dita”!

  15. Ma dai, vedi quante storie strane ci sono a MIlano, io conoscevo quella delle Palle del toro, ma questa è molto particolare!!
    Ciao

  16. adrialetravel ha detto:

    E’ sempre bello leggere leggende di questo tipo…quando in passato non si sapevano tante cose e si attribuiva il tutto a qualcosa di fantastico. Questi racconti ormai sono storia

  17. stampingtheworld ha detto:

    Il vostro blog mi piace proprio per questi approfondimenti! Peccato, non conoscevo questa leggenda quando sono tornata a Milano mesi fa!

  18. Manuela ha detto:

    Amo questo genere di leggende,fanno parte della nostra tradizione ed è importante conoscerle,grazie di averla condivisa con noi😉

  19. Le leggende ci incuriosiscono molto, siamo sempre alla ricerca di nuove. Questa non la conoscevamo proprio! 😉

  20. Federico ha detto:

    Posto che vai, leggenda che trovi! Ma quindi, l’acqua Lete è l’acqua dell’oblio? 😁 Un bel post, semplice, ma molto interessante, ho scoperto e imparato cose che non sapevo! 🙂

  21. Alessia Pepe ha detto:

    E’ sempre bello far conoscenze nuove sulle leggende, complimenti

  22. Adoro questi racconti! E’ proprio il caso di dire che Milano è leggendaria…..

  23. Sara Chandana ha detto:

    Che strano posto, però devo ammettere che il tuo post mi ha incuriosita molto!

  24. valekappa90 ha detto:

    Adoro i miti e le leggende che avvolgono particolari luoghi! <3 Sono davvero affascinanti! Quando passo per Milano voglio proprio andare a vedere di persona la colonna del diavolo!

  25. SabrinaBarbante ha detto:

    Milano è una città citta cosi ricca di leggende e chicche segrete oltre che di tesori nascosti! Sempre bello sentirseli raccontare

  26. Veronica ha detto:

    Ci sarò passata accanto migliaia di volte visto che percorrevo quella strada per raggiungere l’università ma mai avrei pensato a questa leggenda. Che fascino!!! Un pò inquietante ma ora sono troppo curiosa di ascoltare dai buchi.

    • Lemurinviaggio ha detto:

      È una bella sorpresa scoprire un passato così interessante, legato a luoghi che fanno parte dello scenario urbano che normalmente ci scorre a fianco mentre siamo indaffarati nei nostri impegni quotidiani.

  27. Sarò stata mille volte a Milano per lavoro e non l’ho mai vista! Prossima volta sarà tappa sicura!

  28. Euge Nia ha detto:

    Mai sentito parlare di colonna del diavolo, la leggenda è davvero molto interessante! La prossima volta che andrò a Milano passerò a questo posto! Grazie mille per avermelo raccontato!

  29. Lorenzo Castagna ha detto:

    Piu che odore di zolfo si sebte puzza di pipi di cane perche non essendo protetta gli aninali ci fanno i loro bisogni. Bisognerebbe che certi reperti vadano protetti

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