Le note della Yamanote
Ritornati da città, che si sono girovagate estensivamente tramite metropolitana, a noi spesso rimangono per diverso tempo in testa i nomi delle linee, delle fermate e talvolta anche gli annunci registrati che le precedono.
Forse perchè ti si incuneano inevitabilmente nella routine di un martellamento continuo, e diventano parte di certi automatismi che si assorbono rapidamente.
Negli anni c’è una linea che continua a battere tutti, al punto che non solo la ricordiamo benissimo, ma ne siamo pure affezionati, se mai si possa esserlo nei confronti di un mezzo di trasporto.

La Yamanote a Tokyo
La Yamanote a Tokyo, è una delle linee più popolari, perchè percorre una circolare su buona parte dei classici punti di interesse della città. La compagnia che la gestisce è la stessa dei treni lungo tutta la nazione, per cui con l’abbonamento generico della JR è possibile girare anche in Yamanote senza ulteriori esborsi, cosa che invece sarebbe necessaria per utilizzare le altre linee.
In Giappone i treni sono un eccellenza che andrebbe imitata, sia per puntualità che per organizzazione, sia per gestione degli spazi. A differenza di Europa o America, le stazioni sono pulitissime e ben frequentate; rappresentano anzi un punto di incontro sociale, con centri commerciali e attività che attirano tantissima gente. I treni sono tenuti molto bene ed è piacevole girare.
Per quanto riguarda quelli metropolitani il discorso potrebbe complicarsi, vista la mole enorme di persone che quotidianamente si riversa, e il kaos che si verrebbe a creare… ma anche in queste situazioni, tavolta estreme, la compostezza dei Giapponesi, il senso civico, l’educazione e il rispetto altrui, fanno la differenza; mi viene da pensare però, che a ruoli inversi loro non sopravviverebbero da noi.

Ogni linea urbana ha dei suoi jingle personalizzati per ogni fermata, dei monitor a bordo mostrano il nome delle stazioni sia in kanji, sia in hiragana, sia in traslitterazione al nostro alfabeto, visualizzando informazioni dettagliate sui tempi di percorrenza. Quindi ad ogni fermata, c’è una simpatica musichetta, ogni volta diversa, ad allietare gli spostamenti.
La delicata e cordiale voce dell’annunciatrice (registrata) sembra provenire fuori dal nulla a stamparti nel subconscio il nome della fermata successiva: volume giusto, tonalità giusta, incedere azzeccato e piacevole… sembra quasi che questi Nipponici ti vogliano ipnotizzare!

Chissà azionando le rotelline cerebrali in senso opposto, cimentandoci in una improbabile seduta di ipnosi regressiva cosa ne uscirebbe:
Shinjuku – la stazione più grande ed incasinata di tutte.
Yoyogi – parco consigliabile soprattutto in estate.
Harajuku – quartiere alternativo assai carino, anche se ultimamente ha perso molto.
Shibuya – quartiere di shopping dove trovate Hachiko, ed ovviamente anche il famoso attraversamento pedonale.
Ebisu – vita notturna.
Meguro – residenziale (il nome deriva dal fiume).
Gotanda – manifattura.
Osaki – sebbene si tratti di una circolare, è il capolinea.
Shinagawa – da qui si cambia con gli Shinkansen.
Tamachi – a 15mins a piedi dal Rainbow bridge.
Hamamatsucho – è vicino alla Tokyo tower e al tempio Zojoji.
Shimbashi – c’è lo Shiodome che nel periodo Natalizio offre installazioni luminose stupefacenti.
Yurakucho – camminando un po’ si arriva al quartiere chic (al punto che nascondono pure i distributori automatici) di Ginza.
Tokyo – palazzo imperiale e giardini imperiali.
Kanda – me la immagino come un enorme panda (con una salopette dalla grossa K sopra), ma in realtà non c’è nessun urside, ci abbiamo solo cambiato mezzo.
Akihabara – il paradiso degli otaku e degli smanettoni elettronici.
Okachimachi – shopping.
Ueno – omonimo parco al cui interno si trovano una serie di musei.
Uguisudani – è una di quelle che non ricordiamo mai….
Nippori – cimitero.
Nishi-Nippori – non ne abbiamo idea se non che si differenzia dall’altra per questo “Nishi” (ovest), che allora cambia completamente tutto quanto..
Tabata – mi ricorda la bambina del vecchio telefilm “Strega per amore”.
Komagome – giardini.
Sugamo – shopping popolare fra gli anziani.
Otsuka – in estate vi si tiene un festival di canti e balli.
Ikebukuro – il secondo hub per grandezza.
Mejiro – università.
Takadanobaba – o più comunemente “baba”, è dove è ambientata la nascita del personaggio dei fumetti Astroboy.
Shin-Okubo – area di negozi koreani.
Shinjuku – circolare completata in un’ora!
Sul web è possibile reperire i jingle delle stazioni; ed è addirittura stata fatta una sgangherata canzoncina che elenca le stazioni in ordine, così da ricordarle meglio.
Mai stata in Giappone, ma il tuo articolo rispecchia perfettamente il loro modo di pensare e di essere. Sono avanti!
Avantissimo ! Soprattutto in ambito di trasporti , ma anche come sono capaci di gestire enormi masse di persone (composte).
Usare i loro mezzi pubblici non è quasi mai stancante.
Trovo sempre molto Interessanti gli articoli sul popolo giapponese, mi ispirano positività e che,con un po’ di impegno, si può diventare molto più civili. La metro di Torino è tenuta molto bene ed è senza macchinista, all’inizio fa un po’ impressione ma poi ci si abitua invece ogni volta che torno nella mia amata Roma devo rivedere lo spettacolo di zozzura e degrado delle linee metro A e B. Chissà la C che è più recente se è migliorata. Mitici giapponesi pensano anche al sottofondo musicale! Troppo avanti!!!
È ciò che abbiamo constatato anche noi. Purtroppo è molto evidente che, salvo qualche eccezione , in Italia siamo ancora lontani da certi standard Giapponesi. Vuoi per gli investimenti di chi amministra, vuoi anche per il comportamento della gente.
La cosa che colpisce è che non mirano solo all’efficienza e alla puntualità , ma “persino” a renderti gradevole il viaggio , in vari dettagli , fra cui anche queste simpatiche musichine. 🙂
Ecco perché adoro i mezzi giapponesi. La loro puntualità, organizzazione e l’ambiente pulito, in Italia me ne scordo completamente.
È un altro mondo. Quando ti ci abitui, ritornare poi in Italia tra chi sgomita per un posto , il rumore , e la non sempre limpida affidabilità , può risultare un tantino… traumatico :O