La Strada Misteriosa in Corea
Jeju è un isola a sud della Corea del Sud.
È conosciuta per i suoi dol hareubang, statue in pietra basaltica di nonnetti, disseminati a far da guardia in giro per l’isola. Questa sorta di analogia con i moai dell’isola di Pasqua è stata per noi la goccia che ha fatto traboccare il water, nella decisione di visitare questo Paese. (A proposito: i water coreani non sono belli quanto quelli giapponesi).
Contrariamente a quanto si possa immaginare, in Corea la guida è nella corsia di destra.
Può essere un po’ frustrante guidarci a causa del susseguirsi continuo di autovelox, dossi, finti vigili (!) tipo spaventapasseri e qualsiasi altro espediente per indurti ad andare pianissimo; ma è il modo più pratico per andare a caccia di hareubang, e per poter solcare la mysterious road.


Percorrere la Mysterious Road di Jeju
La procedura corretta per verificare la bizzarria della mysterious road è la seguente: arrivi in possimità della salita e ti fermi, metti la macchina in folle, se vuoi dimostrare ad eventuali passeggeri che non c’è trucco nè inganno puoi addirittura spegnere il motore… e magicamente la macchina inizierà a muoversi da sola procedendo in salita!
È difficile sbagliarsi perchè il punto in cui iniziare a farlo è perfino segnalato da un cartello.
La cosa pare essere piuttosto conosciuta, tant’è che si formano vari trenini di macchine che lentissime percorrono quel tratto, accompagnate dallo stupore di chi passandoci per la prima volta, vede con i propri occhi un oggetto inanimato e pesante come la macchina, iniziare a muoversi di propria spontanea volontà; abbiamo visto farlo perfino a un grosso pullman.
Noi l’abbiamo voluta percorrere più volte, perciò immaginate una giostra di automobili che si fermano, spengono, mettono in folle e prendono un po’ di velocità una dietro l’altra; per la gioia di residenti che magari vanno di fretta e quella salita vorrebbero percorrerla un attimino più speditamente per arrivare in orario.

Pazienza a confronto
Quando ci recammo di fronte agli studi di Abbey Road, nel famoso attraversamento pedonale immortalato nell’omonimo album dei Beatles, abusammo della pazienza Londinese. Cercavamo il momento giusto per attraversare le strisce pedonali e scattare la foto; attendendo quindi a bordo strada il transito delle auto che invece si fermavano per concederci la precedenza.
Succedeva quindi che la macchina di turno ferma in nostra attesa, impallasse lo scenario retrostante, “stonando” con la foto che eravamo in procinto di fare. Per cui, o insistevamo nel farla ripartire sebbene si fosse appositamente arrestata per farci una cortesia, oppure attraversavamo di corsa. Dovevamo però ritornare poi indietro lestissimi subito dopo, così da riguadagnare rapidamente la posizione per fare un altro tentativo, nella speranza di non imbattersi in troppi altri buoni samaritani.
La pazienza dei Coreani nei paraggi della mysterious road invece non è la stessa. A volte qualcuno sorpassava abbastanza incazzato, fregandosene di questa peculiare caratteristica che trasforma gli automobilisti che vi stanno transitando, in bambini, come a cospetto di un prestigiatore, sbalorditi da come riesca a sconfiggere la forza di gravità.

Il mistero di quella strada
Ma allora, la macchina viene posseduta dal fantasma di qualche antico veicolo ? Ci sono gnomi, elfi e fate invisibili che spingono da dietro ? Si registra qualche fenomeno ufo nei paraggi ? Qualcuno ha effettuato qualche arcano incantesimo ? Risultano magnetismi particolari emanati da quel terreno ?
Niente di tutto questo.
Potete anche scendere e percorrerla a piedi per cercare di comprenderlo, ma pur sapendolo (o immaginandolo) non ve ne accorgete. Si tratta di un falsopiano che sembra in salita, in realtà non è nemmeno pianeggiante, ma ha una leggera ed impercettibile discesa.
Abbiamo provato a piazzare bottiglie d’acqua sull’asfalto (in questo viaggio, colpevolmente, non avevamo portato con noi una immancabile livella da muratore) ma ugualmente non era evidente. Ci rimaneva solo di rotolarci e provare a fare le capriole, come sulla collinetta di Heidi, ma è un esperimento che abbiamo evitato di eseguire.
Questa particolarità pare venne notata negli anni 80 da un taxista che stava trasportando una coppia di novelli sposi. Dopo essersi fermati in quel tratto, invece di ripartire seguendo la discesa, la macchina propendeva per andare in salita.

Se una volta scoperto il trucco, non doveste rimanere affascinati da questa che potrebbe essere definibile come illusione ottica, potete comunque animare i bollori a Love Land.
Svoltando a destra pochissimi metri dopo questa inusuale strada, infatti, si arriva ad un altrettanto singolare parco tematico. Già osservando la sua peculiare piantina, si intuisce il concept e il motivo per cui l’ingresso abbia un limite minimo di 18 anni.
Ma questa, è un’altra storia, e se vorrete, ve la racconteremo … 😉

Anche ai Castelli Romani, tra Ariccia e Rocca di Papa, c’è una salita in discesa 😀
Pensa che paradossalmente siamo venuti a conoscenza della strada misteriosa di Ariccia solo dopo essere tornati dalla Corea. Prima o poi proveremo anche quella, in fondo è decisamente meno distante!
Ebbràvi pure in Corea siete stati? *_*
Anche da noi in Italia c’è una strada simile in falsa discesa/salita, non ricordo bene dove ma ci sono passati sicuramente Angela/figlio prima e Giacobbo dopo.. ne ricordo i documentari! 😉
Occaspita quell’uomo ha mire espansionistiche proprio senza confini! Love Land è la versione DisneyWorld di Palazzo Grazioli! Scommetto che Fede è sparito dalla circolazione per farci il direttore artistico!
Oh si vi prego parlateci di LoveLand! 😉
Ecco appunto, ha risposto Falupe: era nel Lazio 🙂
Dopo il transito di Angela/figlio e Giacobbo manchiamo noi! Quando passeremo da quelle parti sfrecceremo in salita, discesa, pianura per testarne le caratteristiche.
E allora Loveland sia , il cantiere è già avviato!
Ma che figata! La salita misteriosa!!
A volte basta davvero poco per divertirsi come bambini.
Quanto mi ispira la Corea del Sud, spero di visitarla il prossimo anno (o nel 2019 :D)
Consigliatissima da parte nostra ! Ma occhio ai loro vicini di casa 😉
Che cosa curiosa! Dalle foto sembrerebbe una salita ed invece…
Inganna l’occhio ma non solo…. anche camminando non percepisci il dislivello
Molto particolare questa notizia, non ne avevo mai sentito parlare! Sinceramente la Corea non è nella lista dei miei sogni nel cassetto, però le foto delle statue sono davvero simpatiche! 🙂
Sono carinissime 🙂 Si trovano nei dintorni di quella strada, in uno spiazzo adiacente dove parcheggiare se la si vuole percorrere a piedi.
Bell’articolo, interessante, non conoscevo questa storia della strada 😀
Il turismo di quell’isola è pressochè Coreano , e la bizzarra caratteristica di quella strada l’hanno scoperta da qualche decennio.
Forse non ci crederete ma in provincia di Lecce c’è un posto simile. No, le statue non ci sono ma la strada su cui la macchina procede da sola, si dice spinta da una strega, esiste. In realtà si è scoperto poi che il fatto accade per via della caratteristica della strada che in realtà dovrebbe essere in discesa (se non ricordo male). L’illusione ottica la fa sembrare in salita,
La prossima volta che capitiamo in Puglia , ci faremo trovare dotati di livella da muratore… ah, ed è scontato che faremo una decina di giri in questa strada per testarla in ogni suo centimetro! 😀
Caspita sono stata a Jeju, ci sono pure passata per andare a Love Land, ma non ne sapevo nulla di questa misteriosa particolarità… probabilmente se ci fossero state macchine spente andare a passo d’uomo, ci saremmo almeno posti il perché, però era già notte e di macchine in giro ce n’erano poche. Che peccato!! 🙁
Col buio probabilmente non sarebbe stata la stessa cosa. Ciò che contribuisce a creare lo stupore iniziale è l’effetto ottico, che ti illude di andare in salita quando in realtà sei in discesa.