La Kritsotopoula
Il territorio Greco è stato solcato da miti, leggende ed eroi, ma anche da eroine.
In giro per Creta siamo andati in cerca di eroina, ma non un’eroina qualsiasi; perchè quando arrivi a spingerti fino a un entroterra ignorato perfino dall’urbanistica locale, dove ci sono solo campi, ulivi ed escrementi caprini, non ti accontenti più della solita eroina, ma esigi un’eroina di quelle che “si son fatte da sole”.
Ho descritto un po’ -in senso lato- , questa operazione di ricerca fatta il nostro primo giorno sull’isola, ma è così che siamo finiti nei paraggi di un’antica città, alla ricerca della “Kritsotopoula”.
Rileggendo le righe soprastanti si potrebbe pure pensar male, vogliamo rassicurare prontamente tutti: la Kritsotopoula, pur essendo risultata letale per qualcuno, non era affatto tossica.
Era, traducendo il suo soprannome, la figlia di Kritsa, ovvero figlia del piccolo villaggio in cui era nata, durante il periodo dell’occupazione Turca.

Era il 1823 e la giovane Rodanthe, questo il suo nome, nel tempo libero aiutava la madre nella tessitura.
Mentre le mani facevano scorrere da parte a parte la navetta del telaio, creando una sorta di ritmo, le piaceva cantare, rendendo così, più piacevole il compito.
La sua melodia fu bruscamente interrotta da un ufficiale Turco ubriaco, che da fuori la porta ordinò di aprire immediatamente; a quanto pare, era rimasto colpito dalla sua voce, al punto da esigere la ragazza in sposa.
La madre provò a fargli credere di essersi sbagliato, dicendo di essere sola, ma lui non le credette, volle vedere da sè. Lei tentò allora di ostruirgli l’ingresso, ma lui in preda alla rabbia la accoltellò, stanò la giovane figlia e la rapì, portandosela nel proprio alloggio.
Il coraggio di Rodanthe
Rodanthe, invece di tentare la fuga precipitosamente, con arguzia continuò a farlo bere, ed attese il momento più opportuno; quando il soldato si addormentò, gli prese il coltello e gli tagliò la gola. Successivamente gli rubò le vesti e si mise in fuga, trovando rifugio in una chiesa, dove con quello stesso coltello si tagliò i capelli.
Indossò le vesti maschili e si strinse delle fasce per cammuffare il seno: aveva deciso di unirsi ai ribelli Cretesi, spacciandosi per un giovane ragazzo!
Tra Kritsa e Lato, all’incirca dove oggi sorge un bassorilievo in sua memoria, si tenne una battaglia di due giorni. La ragazza combattè valorosamente, ma non riuscì a evitare un colpo fatale al petto.
I compagni, erano ignari del suo segreto, vedendo l’enorme quantità di sangue che quel coraggioso combattente stava perdendo, si affrettarono a trasportarlo dal papas (prete ortodosso) del villaggio, affinchè li aiutasse a salvarlo… o, come purtroppo oramai sembrava più probabile, gli desse l’estrema unzione.
Chi da piccolo è stato traviato dal cartone animato Georgie, forse ricorderà quando la protagonista, tagliando la sua bionda chioma e indossando una coppola in testa, veniva creduta ragazzo da tutti coloro che erano a bordo della nave su cui lavorava come mozzo. Il “doppiogioco” però, durò finquando un inconveniente non le fece aprire la camicetta, svelando agli astanti il barbatrucco.
I compagni di Rodanthe si accorsero che era ragazza solo nel momento in cui, invece di continuare a tamponare invano le ferite, cercarono di estrarre le pallottole; ed il religioso, mentre la stava tenendo tra le braccia, si rese conto che si trattava proprio di sua figlia scomparsa qualche tempo prima!
Non ci fu nulla da fare, spirò.
Ed è proprio questa, la scena che un artista britannico ha rappresentato nella scultura in suo onore.

Nei poemi, nelle canzoni popolari, e nel ricordo della gente, ella, è diventata la figlia di Kritsa, Kritsotopoula, simbolo della rivoluzione Cretese. Dalla piazza del villaggio un busto in suo onore osserva gli abitanti nella loro vita quotidiana; da circa un secolo sono Greci, come sognavano i ribelli della sua epoca.
Che storia struggente grazie per averla raccontata!
E grazie anche per avermi instillato nella mente questo motivetto che ora avrò in testa per tutta la serata:
Lalalalà… Lalalalà… Lalalalalalalalà…Georgie che corre felice sul prato…
Comunque io tifavo per la signora Butman 😛
Georgie che corre felice sul prato , CLAP !!! Nel suo bel mondo che pare fatato. E poi d’incanto non è piu bambina. Ma si risveglia di già ragazzina….. quali miglior parole per definire il disincanto del diventare grandi…. e gli incombenti drammi del cartone 😀
Ecco svelata la leggenda e la Storia di
Kritsotopoula! Una Storia degna di Creta e dintorni greci!!
E’ uno fra i simboli delle rivolte Cretesi per l’indipendenza, che ancora oggi si ricordano. Peccato però che al di fuori dell’isola non sia molto conosciuta…. ma don’t worry ci sono i lemuri a farlo! 🙂
Mamma che storia triste! Molto bella però.
Mentre leggevo pensavo a un personaggio tipo Lady Oscar, o la protagonista di Cymbeline di cui però non ricordo proprio il nome.
Buona giornata 😊
I personaggi di fumetti o cartoni animati, tratti da storie ambientate in periodi storici del passato hanno un certo fascino che rimane anche da adulti.
Fantastico il paragone con Georgie, tra l’altro quel cartone era un concentrato di traumi, doppi sensi e scene esplicite! Molto bella questa storia 🙂
Ehhh i cartoni di una volta….. grazie per i complimenti! 🙂