La grotta degli amanti nel bosco del Cugnolo
Le Marche possono annoverare i propri Romeo e Giulietta: non sono frutto di un romanzo Shakespeariano, bensì di una storia realmente accaduta.
Antonio e Laurina sono i due giovani innamorati protagonisti della vicenda, ed il Bosco del Cugnolo, un’area di verde nei dintorni di Torre di Palme (Fermo), ne è lo scenario.

Antonio e Laurina, i Romeo e Giulietta delle Marche
È l’autunno del 1911, periodo di guerre coloniali, quando il 24enne Antonio, ritorna a casa per alcuni giorni di licenza. Rivede i suoi affetti, e soprattutto la sua amata Laurina.
Lei 19enne, non è più analfabeta; ha infatti rapidamente imparato a leggere e scrivere, così da poter rimanere in contatto con lui corrispondendo via lettera.
I momenti di felicità insieme però durano poco, e lasciano spazio alle crescenti preoccupazioni per ciò che è oramai alle porte. I due giovani infatti sognerebbero di convolare a nozze, ma la chiamata in Libia che incombe sul ragazzo, li spaventa tantissimo. Laggiù è estremamente pericoloso, si rischia di morire; disgrazia capitata al fidanzato di un’amica di lei.
Antonio decide di non partire per quell’inferno, e Laurina scappa con lui. Si avventurano nel vicino bosco del Cugnolo, un tratto di macchia mediterranea incontaminata sulla costa Fermana che può offrire nascondigli, ed individuano un antro naturale scavato nel tufo, da utilizzare come rifugio (nominato poi La grotta degli amanti).
Darsi alla macchia
Piccola curiosità: l’espressione “darsi alla macchia“, che indica appunto il rendersi irreperibili (in particolare per sfuggire alle forze dell’ordine), deriva da contesti simili.
Con macchia, si intendeva proprio quella mediterranea poiché in antichità vi si nascondevano i briganti. Durante la seconda guerra mondiale poi indicava anche coloro che entravano nella resistenza.

La natura è meno ostile di quanto si pensi; riescono a sopravvivere. Di nascosto comprano pane e sarde da dei pescatori.
Ma li stanno cercando, ed il cerchio si sta stringendo sempre più, ormai se ne sono accorti.
Oltre il punto di non ritorno
Forse, solo in frangenti successivi si rendono conto delle ripercussioni di un gesto del genere.
In conseguenza di quanto fatto, Antonio è a tutti gli effetti disertore: non morirà in guerra, ma se lo catturano dovrà affrontare una dura prigionia ed un processo, che potrebbe culminare con la condanna alla fucilazione!
Anche agli occhi di Laurina le prospettive sembrano irrimediabilmente compromesse: probabilmente verrà additata, tutti la considereranno una poco di buono, costituendo un disonore per le famiglie, che chissà… potrebbero pure arrivare a ripudiarli!

Il periodo di latitanza per i due innamorati dura poco più di una settimana, allorquando, sentendosi braccati, non scorgono più alcuna via d’uscita.
Poche le certezze rimaste, se non quella che, da adesso in poi, saranno inseparabili.
Lei si lega con lo scialle a lui. Lui si lega con la cintura a lei. Si gettano insieme nel vuoto dal Fosso di San Filippo, un salto di 70 metri.
È il 22 novembre 1911, Laurina muore sul colpo, Antonio è ancora vivo ma gravemente ferito.
Per circa otto mesi rimane paralizzato in ospedale, piantonato da guardie, per poi morire anche lui.
A posteriori, è emerso come i compaesani abbiano protetto i due giovani, e le relative famiglie, non dicendo nulla. Tutti sapevano della loro scomparsa, delle ricerche per trovarli, e del loro rinvenimento ai piedi del dirupo; ma per rispetto, la storia a quei tempi non trapelò.
Il sentiero che conduce alla grotta degli amanti
Per raggiungere la grotta degli amanti a Torre di Palme, ci si può addentrare nel bosco del Cugnolo, area floristica protetta, e percorrere un sentiero CAI ad anello.
Non è particolarmente difficile, ma consigliamo calzature adeguate, in particolar modo se il fondo dovesse risultare scivoloso a causa di precedenti piogge.

Il tratto finale che conduce alla grotta degli amanti è piuttosto ripido, ma ci si può aiutare con delle corde poste a lato del sentiero.
Giunti a cospetto del punto in cui i due ragazzi trovarono rifugio è infine possibile accedervi attraverso un passaggio alla sua destra.
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