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Jeju Loveland, terra d’amore e pseudotrasgressione in Corea del Sud

Jeju Loveland è il classico posto che, se all’oscuro di qualsiasi indizio dovessimo tirare ad indovinare per attribuirgli una collocazione, punteremmo con convinzione sul Giappone, avvezzo a trattare certe tematiche con una peculiare prospettiva. Ed invece, si tratta di una pazzia tutta Coreana.
Il biglietto d’ingresso è un po’ caro rispetto ad altri posti. È infatti il più costoso fra tutti i “musei” dell’isola, ma considerando l’unicità di un parco tematico del genere, vale il pen… pardon! vale la pena spendere fino all’ultimo won, per qualche obesa risata.

Jeju Loveland

Si trova a Jeju, l’isola al di sotto della Corea del sud, adiacente ad un’altra attrazione, la Mysterious Road. Ma se di attrazione si parlerà, in questo caso sarà fisica: c’è chi sceglie di fare pericolosi reportage in mezzo a bombe e proiettili, e pure chi di introdursi in un parco tematico vietato ai minori di 18, in mezzo a un campionario di falli e vulvetroniche assortiti.
All’entrata non abbiamo avuto problemi, non è sorto (purtroppo) dubbio alcuno sulla nostra maggiore età. Non hanno richiesto vaccinazioni e nemmeno nulla osta militari.
Per chi fosse accompagnato da bambini, c’è a disposizione un angolo (a tematiche differenti), in cui parcheggiarli fintanto che gli adulti gironzolano nella terra dell’amore a loro proibita.

donne coreane che si fanno foto stupide

Cosa c’è all’interno di Jeju Loveland ?

Quel che vi si trova dunque sono 140 sculture (alcune interattive) che hanno come soggetto l’erotismo, oltre ad installazioni artistiche di altro tipo. Non sussistono problemi di lingua col Coreano: ciò che si vede è autoesplicativo, ma per approfondire, ove necessario, si trova anche qualche accenno di informazione in inglese. Consigliamo di buttare un occhio ai titoli delle opere, talvolta piuttosto spiritosi!
Si sviluppa prevalentemente all’aperto ma ci sono anche parti al coperto, con diorami, esposizioni temporanee e shop.

bizzarri parchi tematici per coppie

Quella a Jeju Loveland non è un passeggiata come le altre, il percorso ti fa letteralmente penetrare in ogni buco. Molte raffigurazioni sono fatte ad hoc per mettersi in posa e scattare foto divertenti, è il suo bello.
Bello anche vedere le reazioni degli altri visitatori, soprattutto se si tiene conto della pudicizia Coreana.
Viaggiando in giro per il Paese, abbiamo spesso notato innocenti coppiette mano nella mano, che evidentemente si mettevano d’accordo prima, ed uscivano con completi identici o comunque palesemente coordinati.

L’isola di Jeju (Jeju-do) è per i Coreani meta classica per la luna di miele.
Una esposizione del genere proprio qui, pare sia stata concepita con valenza istruttiva nel voler sfatare alcuni tabù in coppie, che non di rado, sono formate più dal volere dei genitori che dalla spontaneità dei componenti. Insomma, quei matrimoni che quasi rasentano il combinato, dove a malapena si conoscono.

E poi all’improvviso…

Jeju Loveland

A Milano usano il termine “camporella”. Volendo interpretare a fondo il senso di questo veicolo che improvvisamente se ne sbuca un po’ fuori dal coro, potremmo con un filino di sincretismo italico, definirlo “simulatore di camporella”. Non si fregierà del titolo di macchinario infernale che mi sarei portato a casa, ma si guadagna quello di porca figura per la sua multimedialità in suoni e movimenti.

Il parco venne eretto nel 2004, dopo una gestazione di due anni.
Questa sorta di Disneyland del menga vanterebbe pure tentativi di emulazione. I Cinesi, copioni, ne stavano costruendo uno, ma le autorità governative lo reputarono troppo volgare, e ne ordinarono la demolizione.
Il parco di Jeju Loveland a quanto pare, rimane quindi per ora, puramente sui generis.

Ah, terminata l’oretta canonica di amore e perdizione… non dimenticate i bambini che avevate parcheggiato all’entrata!

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27 risposte

  1. lucapery ha detto:

    Per gli orientali il sesso non è certo tabù. Bellissima questa “terra dell’amore” e anche un po divertente.

  2. Non sono stata a Jeju durante il mio viaggio in Corea del Sud di Ottobre, ma dopo il Museo della Cacca di Seul quello dell'”amore” non mi stupisce affatto! 😀

  3. vagabondele ha detto:

    Ahahah! Subito dopo aver aperto il post sono rimasta a bocca aperta e devo aver avuto un’espressione che la diceva lunga se persino Max mi ha chiesto “tutto bene?” Poi mentre leggevo ho iniziato a sorridere sempre più! Vero gli orientali hanno una visione decisamente più “aperta” di noi occidentali!

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Nei primi metri una volta entrati la reazione è la medesima! Stupore al primo impatto :O che gradualmente si trasforma in sorriso 😀 Ne segue poi una terza fase : l’incontenibile voglia di andare a posare in maniera comica vicino alle esposizioni !

  4. OhMioDDio hahahahaha 😀 un posto e un post che si prestano ad una valanga di doppi sensi e anche a soste vietate! E quel Darth Vader? E’ voluta la sua “iconica testa” col caschetto alla Nino D’Angelo? Chissà perché ho come l’impressione che il best-of delle foto non ce lo avete mostrato, vero? 😉

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Verissimo! Una consistente parte di foto l’abbiamo proprio dovuta scartare , lasciandola all’immaginazione… ma questo punto speriamo però non ci sia chi trovi Darth Vader/Nino D’angelo , scabrosi ! 😀

  5. Andrea ha detto:

    Ci regalate sempre tante curiosità sconosciute alla maggior parte di noi. Certo, mai mi sarei immaginato un parco del genere in Corea del Sud

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Ci piace tantissimo farlo ! 🙂 Un parco simile è parecchio curioso, sia per il tema che tratta, sia anche per il modo in cui lo fa.
      Se in Cina ne hanno demolito quello che doveva essere un suo clone, in Corea invece sembra andare piuttosto bene.

  6. Bruna Athena ha detto:

    Ahahah è un posto fighissimo, mi ci divertirei un mondo!

  7. hahaha, che posto divertente! Davvero curioso, se capito da quelle parti con il mio compagno non ce lo perderemo

  8. iltuopostonelmondo ha detto:

    Ma sai le risate?! Ammetto che mi divertirei a scattare foto tra le statue.
    Comunque la Corea del Sud ha sempre quelle “perle”… dovrebbero creare adiacente al parco una zona “adatta ai bambini” che ne dite?

    • Lemurinviaggio ha detto:

      È un vero e proprio parco “giochi” per adulti in cui potersi sbizzarrire in foto umoristiche. Per i piccoli c’è un area in cui lasciarli all’entrata dove possono nel frattempo giocare e intrattenersi 🙂

  9. Chiara Pancaldi ha detto:

    Non avevo mai sentito parlare di questo parco! Ma come fate a scoprire sempre queste perle rare??? 🙂

  10. stampingtheworld ha detto:

    Ma che parco strano! Lo visiterei subito, mi piacciono i luoghi particolari! 🙂

  11. TeqAili ha detto:

    Ciao! Io e il mio ragazzo ci siamo stati due anni fa, ci siamo divertiti moltissimo tra foto sceme, dubbi su alcune posizioni decisamente acrobatiche e le facce imbarazzate di due signore coreane che trasalivano ad ogni scultura per poi scoppiare a ridere anche loro. Un parco “alternativo” che vale la pena di visitare… le risate sono assicurate! 😉

  12. untrolleyperdue ha detto:

    Troppo forte questo parco!! Ed è bello che ci siano posti dove il sesso viene trattato in questo modo, scanzonato ed allegro! Come dovrebbe essere sempre

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