Il vulcano a Portico di Romagna
Cosa vi viene in mente pensando alla Romagna?
Il cadenzato fragore del mare, alternato a urletti divertiti di bagnanti che sguazzano? Aperitivi al sole? Passeggiate sul lungomare? … oppure vulcani?
La piada! Risponderebbe “di pancia” chi, avvertendo un certo languorino, non vede l’ora di mettere sotto i denti qualcosa di particolarmente gustoso.
Anche… ma il repertorio del territorio arriva a spaziare pure ad angoli di natura, meno conosciuti, ma decisamente suggestivi.
Ci riferiamo a monti, boschi, laghi, cascate e … vulcani. In Romagna c’è di tutto, persino un vulcano, ma non uno qualsiasi: il “vulcano più piccolo del mondo”.
Il vulcano più piccolo del mondo
Addentrandosi nell’entroterra, tra le colline di Tredozio, poco dopo Portico, si risale il monte Busca, sino ad arrivare a cospetto di un piccolo miracolo della natura.
Una fiamma arde, sbucando fuori dal nulla. Non c’è legna o brace ad alimentarla, come si sarebbe abituati a vedere normalmente. Il fuoco filtra attraverso una pila di sassi, e nonostante le folate di vento, pur saltellando, continua imperterrito ad ardere.

Ci era già capitato di vedere fumarole e solfatare in Islanda, tipo le Námafjall; ed anche assistere ad un curioso spettacolo come questo, ti porta per qualche momento a dimenticare di essere così tanto vicino a casa. (Eventualmente, il giorno in cui scopriremo di avere anche dei geyser, ve lo faremo sapere 😀 ).
Questa peculiare manifestazione è dovuta ad emanazioni di gas metano che a contatto con l’aria genera la fiamma, fenomeno che prende il nome di “fontana ardente”.
Poverino, un vero e proprio vulcano non è, oltretutto il suo cratere è sovrastato da un cumulo di pietre; viene però scherzosamente soprannominato il vulcano più piccolo del mondo/Europa/Italia (a seconda del livello di scherzosità), o anche “la buca del diavolo”.
Per un breve periodo provarono a sfruttarlo come risorsa, costruendovi una condotta ed un edificio, ma è poi emerso che non si tratta di un giacimento particolarmente profittevole dal punto di vista economico, ed è quindi stato lasciato così com’è.
Al massimo oggi può venir sfruttato come barbecue, da chi apprezza un certo retrogusto di idrocarburi nella carne alla brace: l’odore di quel fuoco mi ricorda quello degli accendini (a petrolio!) tipo gli Zippo.

L’inferno di Dante
Con gassose premesse del genere, dopo aver affrontato qualche tornante in mezzo alla natura, verrebbe quasi da aspettarsi un cartello con scritto “Benvenuti a Silent Hill (Romagna)”, ma la località di Portico, in cui si trova questo vulcanino, è assai più altisonante, si chiama: Inferno.
Non a caso, pare che Dante, abbia incontrato Beatrice proprio a Portico di Romagna, dove la famiglia di lei possedeva una casa in cui trascorrere le vacanze.
È bello fantasticare che quella stessa fiamma possa essere stata osservata dal Sommo Poeta, e che durante il medioevo possa aver rivestito un ruolo mistico e sociale per le comunità locali, quasi fosse magica/soprannaturale. Ci siamo immaginati le genti radunate a cerchio intorno alla, apparentemente inspiegabile, fonte di fuoco che sembra autogenerarsi.
Purtroppo però non si posseggono testimonianze del periodo che possano avvallare tali immagini.
Le prime citazioni scritte che riguardano questa sorta di sorgente di fuoco, sebbene fosse preesistente, risalgono al XVI secolo, per mano di un monaco domenicano.
È probabile non bruciasse nell’esatto punto attuale, poiché non si tratterebbe della sua posizione naturale: dal sottosuolo sfiata lì seguendo una condotta.
Il casolare abbandonato nelle adiacenze, porta scritta sulla parete l’unica indicazione (o quanto vi rimane di essa) di questo luogo; in stile littorio, parzialmente diroccato, è correlato al tentativo di sfruttamento degli anni ’40.
La visita alla fontana ardente del monte Busca rappresenta una splendida occasione per gustarsi in tranquillità e con un pizzico di originalità, lo scenario circostante, lasciando che lo sguardo venga cullato dalle colline romagnole.

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Ma che bella curiosità! L’ho segnata per un prossimo giro in Romagna. Incantevole questa Italia che sorprende sempre 😊
Ma questa è una cosa stranissima! Ma ci si può avvicinare senza problemi o è chiuso in un’area?
Sì, è liberamente accessibile.
Guardando la fiamma ardere ci ha un po’ sorpreso non fosse recintata.
Con improvvisi cambi di vento ti ritrovi ad averla affiancata per una foto dal lato tranquillo e magari poi ricevere un “caloroso” ed inaspettato breve contatto.
Per gli adulti comunque non ci sono problemi, mentre i bambini piccoli è invece meglio vengano tenuti d’occhio.
Non conoscevo questo vulcano e soprattutto nemmeno la curiosità su Dante!