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The Holmavik Series: Il Tilberi Sucone

Di riti e oggettistica assortita, in ambito esoterico se ne vede di ogni tipo, ma certe volte la realtà supera l’immaginazione.
In sperdute terre vichinghe, tanto gelide ed isolate da aver subito minime contaminazioni derivanti da superstizioni esogene, ci fu un periodo in cui vi si svilupparono alcune credenze popolari piuttosto peculiari.

Holmavik è nel nord dell’Islanda, nei Westfjords, area dell’isola nota per l’elevata concentrazione di stregoni, sempre che davvero si possa parlare di “concentrazione” in un luogo dove ci sono più pecore che persone.
In quel villaggio c’è una piccola esposizione sulla stregoneria in cui osservare delle ricostruzioni di “tilberi”, oggetti di cui francamente, limitarsi a dire che suscitino qualche interrogativo, è riduttivo.

A cosa serve un tilberi ?
Serve a fargli rubare il latte, e farselo portare.

Lo trovo su ebay ?
Probabilmente no, ma se anche fosse, è presumibile che il latte sottratto poi lo consegni alla sua “costruttrice”.

Come faccio ad averne uno ?
Se sei uomo, nada. Se sei donna te lo puoi fabbricare.

Come posso realizzarne uno ?
Non c’è bisogno di andare in negozi di bricolage e fai-da-te tipo Castorama, Obi, o roba del genere: è sufficiente procurarsi una costola umana da un cimitero durante i primi giorni di pentecoste.

Tutto qui ?
Decisamente no. La procedura risalente a 5 secoli fa, che ammettiamo si discosti un pochino dalle classiche istruzioni dell’Ikea, vedrebbe poi attorniare suddetta costola con pelo di pecora, a sua volta procurato in particolari condizioni, e quindi conservare il tutto nel proprio seno.
Per tre domeniche poi lo si inzuppa di vino (da Messa) finchè a poco a poco non prende forma, dopodichè lo si conserva “appeso” ad una coscia.
Diciamo che questa superstizione dell’epoca, era un tantino più onerosa di un Tamagochi.

E poi che succede ?
Il simpatico gingillo potrebbe assumere la sua forma definitiva a due teste (una per estremità)… oppure se per davvero siete giunti fino a quel punto, è probabile veniate contattati dai reparti psichiatrici per un TSO.

Beh, due teste. È bruttino ?
Inevitabilmente sì.

tilberi al museo di Holmavik

Ma dopo tutto questo daffare quando arriva il bello ?
Quando lo mandi in missioni a procurarti il latte (per la gioia del vicinato), e dopo una giornata di scorribande torna a casa felice a sputare nel recipiente il latte rubato, come regalo.

Va a pile ?
No.

Funziona sempre ?
Non proprio.
Se l’animale a cui il tilberi sucone sta puntando, ha una croce disegnata sulla mammella e sulla groppa, questi desisterà. Un ulteriore protezione per i propri animali, da succhiate furtive, è apporre dei salmi sulla loro schiena. (Salmi, non salami eh!)

Performance ?
Ottime: con due teste può procurarsi il latte da due mammelle in simultanea!
(Saremmo curiosi di sperimentare però, se il fargli ascoltare prima di una missione “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” di Gianni Morandi, possa avere un qualche effetto specifico. Chissà se questo gli conferisce un incontenibile entusiamo tale da incrementare ulteriormente le prestazioni)

Ma come fa a muoversi ?
Per rotolamento, e stando a quel che si diceva, è pure velocissimo! Se inseguito corre a nascondersi sotto la gonna della madre.

Ha delle controindicazioni ?
Sì, per le donne incinte. Nel periodo di allattamento, potrebbe attaccarcisi fino allo stremo.

È legale avere un tilberi ?
Nel XVII secolo le streghe venivano uccise se ne possedevano uno.

Posso portarlo nel bagaglio a mano ?
Non conosciamo regole a riguardo, ma è possibile che vista la sua composizione possa creare impicci.

Come me ne libero ?
Beh, all’epoca non passava il porta a porta con vetro, plastica, carta, organico e … tilberi.
Esisteva però un modo casereccio efficace: mandarlo in cima a tre montagne a raccogliere, in altrettanti pascoli, del letame di agnello (per sua natura, odia il numero della trinità).
Giunto dunque allo sfinimento, esplode, oppure di lui rimane ciò che era in origine, una costola …
Metodo alternativo: lanciargli un bottone d’argento con sopra inciso un “fiocco di burro”.

All’epoca ci credevano veramente ?
Sono terre impervie da vivere anche oggi, figuriamoci in quegli anni, dove avere una buona stagione metereologica, un buon raccolto, o nel singolare caso in questione, propiziarsi del latte extra, poteva fare un enorme differenza in termini di sopravvivenza.
L’illusione di poter controllare il destino attraverso modalità simili, di stampo pagano, alleviava timori e predisponeva a convinzioni più inclini alla speranza. Concetti poco distanti da quelli di un talismano.
Probabilmente una credenza del genere riusciva ad alimentare l’illusione di vedere leggermente innalzarsi il livello di latte nel recipiente delle provviste.
Comunque sì, ce lo figuriamo benissimo un fattore dell’antichità, rinvenire in mezzo all’erba di un pascolo una costola e a pensarla come l’ex-tilberi di qualcuno… e magari pure a prendersela con la vicina!

Questo tilberi suscita domande anche a voi ? Se ne avete qualcuna saremo felicissimi di provare a rispondere.

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10 risposte

  1. Misa Urbano ha detto:

    Le storie islandesi sono incredibili. In ogni posto che ho visitato ho trovato indicazioni sulle leggende locali, storie d’amore, di streghe, elfi e strane creature. E poi dicono che i popoli del Nord non siano fantasiosi! Chissà, forse le lunghe notti invernali stimolano la creatività 🙂

  2. TheFashionCream ha detto:

    Un giorno mi piacerebbe visitare questo paese affascinante e misterioso! Chi sa magari come souvenir potrei portarmi a casa un tilberi 😉

  3. Ale e Kiki ha detto:

    Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano quelli di Airport Security…vorremmo vedere le loro facce mentre, all’apertura del trolley per la perquisizione, il Tilberi ne uscisse come un fulmine alla ricerca di qualche fonte di approvvigionamento!!! 🙂

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Anche noi siamo fan di Airport security ! 😀 Vedere saltar fuori questo aggeggio e rotolare ovunque in cerca di latte sarebbe spassoso, ed anche ascoltare le spiegazioni su cosa sia, a cosa serve, come funziona, fornite dalla proprietaria agli ispettori perplessi !

  4. Non conoscevo questo oggetto di superstizione! Riuscite sempre a scovare storie e leggende interessanti. Io non lo terrei mi fa un po’ paura.

  5. Serena ha detto:

    Che roba strana😂😂 mette anche un po’ d’ansia😜 interessante pensare a cosa si inventavano per tirare avanti!bellissimo articolo🔝🔝🔝e comunque anche io ho pensato a Gianni Morandi😂😂😂

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Grazie ! Son di quelle superstizioni che probabilmente davano conforto e speranza in rigidi inverni e lunghe giornate.
      Chissà se Morandi venisse a conoscenza della sua esistenza cosa ne penserebbe 😀

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