Halloween a Gradara, il beccamorto, le pozioni e le danze
Rientrando nei parametri richesti per la partecipazione, ovvero avere un’età tra i 5 e i 105 anni, ci siamo aggregati ad un tour organizzato dalla Pro Loco in occasione di Halloween a Gradara, cittadina proclamata “Borgo dei borghi 2018“, luogo conosciuto ai più per le vicende di Paolo e Francesca.
Cosa ci fanno i Lemuri per Halloween a Gradara?
Non cercavamo innamorati e amore, bensì zucche, streghe, vampiri, zombies e spiritelli monelli.
Il primo passaggio ci ha condotto a cospetto di un preparatore di pozioni; decisamente bipolare, a giudicare da quanto repentinamente passasse dal macabro al divertente, e viceversa… Come direbbe il famoso cuoco stellato Alessandro Borghese: “Ci piasce!”.
Non è facile riuscire a spaventare e divertire allo stesso tempo, come vorrebbe il clima Halloweenesco, caramelloso ed un po’ dark, ma l’individuo è riuscito in entrambi gli intenti! Un bambino spaventato si è fatto portare fuori quasi subito, alcuni erano intrigati, altri divertiti.

Meglio tardi, molto tardi, più tardi possibile che mai!
Nella seconda tappa siamo stati invitati nel monolocale di un esuberante becchino, o “beccamorto” come ha amato definirsi. Ciò perchè in antichità, per accertarsi dell’effettivo decesso ed ovviare a potenziali morti apparenti, la salma veniva punzecchiata con uno spuntone, o… la prova del nove, con un possente morso all’alluce!
Molto bravo nel coinvolgere i presenti. Avrebbe voluto condurre Lemu Rina in una bara, per prenderne le misure; fortuntamente è riuscita a scampare questa pratica poco auspichevole, ma non un paio di abbracci compassionevoli.
Dia de los muertos
I giorni dei morti, nell’accezione messicana, hanno un significato diametralmente opposto alle omologhe celebrazioni.
Se nell’Halloween (pagano) tradizionale, i bambini vengono camuffati e truccati per non essere riconosciuti da entità malevole che si accosterebbero pericolosamente alla nostra dimensione; nella festa in Messico questo è l’unico giorno in cui invece spiriti benevoli, i nostri cari, hanno la possibilità di stare più vicino a noi.
La terza fase, sia per costumi che per coreografia si è contestualizzata proprio su questo folclorismo. Una favolosa coppia di zombies messicaneggianti ha ballato magistralmente un tango, al tempo stesso appassionato e macabro.
Le ballerine della scuola di ballo, vestite e truccate secondo quel connubio latino cadavericamente smunto e florealmente femminile, hanno completato l’esibizione con movenze azzeccate, rappresentando, a nostro avviso, l’apice di questo itinerario.
I rischi del mestiere
La vita del blogger ha i suoi oneri oltre agli onori ( …onori? Siamo sicuri?? 😛 ), che comportano essere in prima linea in ogni situazione, e non sgarrare di una virgola, nemmeno in fase di acquisizione.
L’esibizione di ballo era stata anticipata da una soprano da una potenza vocale detonante, e vista la posizione ultraravvicinata ero curioso di misurarne i decibel tramite una app; ma ho desistito dato che avevo delle zombies alitanti trapasso a fianco, e non volevo sembrare scortese.
Lemu Rina intanto stava registrando le performance della cantante a un metro da lei, quando nell’attimo successivo a fine dei suoi acuti, ha ovviamente stoppato la registrazione.
Qualsiasi suono, in un inatteso momento di silenzio improvviso come quello, sarebbe risultato imbarazzante, ma mai quanto un’impostazione che terminata si autoriproduce, replicando la stessa poderosa voce, come un eco.
Quel che si definirebbe “fare il verso”!
Risate.
La cantante lirica (che per qualche momento non ha a sua volta saputo trattenere un sorriso sotto l’assoggettante trucco spettrale) ha colto la palla al balzo, e ha introdotto la parte successiva che consisteva nel fissare “crepuscolarmente” a turno gli spettatori in prima fila, iniziando proprio da Lemu Rina, che era appena stata colta in contropiede dalla beffa tecnologica.
Fuori dal televisore di “The Ring”.
In generale ci ha stupito l’austera serietà di ogni figurante, nel pieno del personaggio, cosa che a noi non riuscirebbe mai; funzionale a mantenere quell’atmosfera guardinga, che in un clima goliardico perderebbe di incisività. Persino i bambini che facevano parte di coreografie secondarie, la incarnavano molto bene, e a tal proposito…
Avete presente il film “The Ring”? Quando la bambina, Samara, esce fisicamente dallo schermo?
Beh, in tal caso dovete assolutamente vedere la clip video che abbiamo registrato in questo Halloween a Gradara…
Pensa che io , nella vita reale e quindi non solo ad Halloween, le misure le prendo per davvero e ti aiuto anche a scegliere il colore che più si addice al colore dei capelli e del vestito ahahah!!! Parentesi a parte il video è favoloso!
Per fortuna le tecnologie oggi sono cambiate, e non si ricorre più a morsicate di alluce!
Complimenti .. complimenti davvero! il video è davvero molto originale, così come avete passato questo Halloween. Mi sarebbe piaciuto esserci nel monolocale del becchino!
Grazie per i complimenti! Aver trascorso la serata di halloween a Gradara è stato molto piacevole. Coreografie, vestiti e trucchi molto belli, così come le personificazioni da parte dei figuranti.
Il becchino aveva qualcosa del Mago Forrest 😀
Mi piacciono molto queste iniziative particolari, e Gradara non è poi così scomoda per me…cercherò di tenere in mente questo evento per l’anno prossimo!
Un aspetto pratico bello che va ad aggiungersi, è che svolgendosi nel tardo pomeriggio/serata, il borgo acquisisce un fascino particolare alla luce dei lampioni, ed il parcheggio è molto più agevole che in giornata.
Bellissimi eventi. Lo tengo in considerazioni per i prossimi anni
Sono l’ideale per un Halloween in bilico tra paura e divertimento!