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Guidare a Corfù, Kerkyra on the road

Guidare nelle strade a serpentina di Corfù richiede un certo grado di attenzione, specialmente a velocità sostenute, perchè anche una momentanea distrazione, può far finire dove decisamente non si confà ad un’automobile.

Per guidare a Corfù serve prudenza perché con l'alta velocità e le buche improvvise è facile finire in un fosso

L’auto a noleggio sagacemente incastrata nel fosso, ha rappresentato un monito nel ricordare quanto la prudenza costituisca l’elemento primario in qualsiasi scenario di guida, anche quando tutto è tranquillo, persino (e soprattutto) quando si è in vacanza.
Nello specifico della sventura in foto, possiamo rassicurare sul fatto che non sembrasse nulla di grave dal punto di vista di ferimenti; i passeggeri erano già stati raggiunti da un emissario dell’autonoleggio ed erano in attesa dell’arrivo del carro attrezzi, senza il coinvolgimento di ambulanze o simili.

Purtroppo mettere una ruota fuori banchina è una situazione che richiede un riflesso correttivo immediato, altrimenti, che poi la segua anche tutto il resto del veicolo, è un attimo.
Certi dislivelli nei bordi carreggiata a Corfù, ci hanno ricordato gli “strapiombini” di Mauritius, dove c’erano strade strette con pochissimi centimetri (se non millimetri) extra margine, che non perdonano.

Le strade a Corfù

Ci sono strade che possono quasi sembrare vittima di un recente bombardamento, costituite da raggruppamenti di veri e propri crateri. Analogamente al buco con la caramella intorno, ci siamo infatti ritrovati, in qualche circostanza, di fronte a buchi con l’asfalto intorno da affrontare alla stregua di una classica strada non asfaltata.

Corfù. Strade asfaltate ma con pericolose buche

Rappresentano invece un’insidia ben più subdola, i buconi isolati ed improvvisi, che vedi (quando va bene) solo all’ultimo momento; se non schivati si fanno imperiosamente sentire. Talvolta però, scartare troppo bruscamente per evitarli è pure peggio, ed accettare di urtarli (pur di non scomporsi) è il male minore.
A meno di non guidare veicoli di una certa stazza tipo suv, solo una velocità moderata può essere di prevenzione alla brutalità di quegli impatti su gomma, ammortizzatore e sospensione; sebbene certe strade, da sgombre, inducano a tentazioni opposte…
A fine stagione, il traffico non è stato un problema: nella città certe congestioni sono inevitabili, ma fuori città scorrevamo lisci, discorso che supponiamo però cambi completamente nel pieno dell’estate.

Noi avevamo una Fiat 500 ed è stata piuttosto maneggevole sia nelle strettoie di città, sia nelle tortuosità delle montagne. La leva del cambio vicino al volante minimizza l’onerosità delle cambiate dal punto di vista dei tempi, caratteristica apprezzata in questi contesti, ed un apposito tasto sul cruscotto modifica la responsività dello sterzo a seconda della situazione; con impostazione “city” era morbidissimo e permetteva di districarsi anche in situazioni scomode.
L’abbiamo guidata anche in sterrati un tantino impervi per un’utilitaria, come nel raggiungere Cape Drastis.

Divertimento alla guida

Le strade alla fine son sempre le stesse, nel senso che nell’isola, volenti o nolenti, ci si ritroverà spesso a fare e rifare le solite; quelle in direzione nord oramai le conoscevamo a memoria.
Bella sorpresa invece certi tornanti nella parte montuosa di Kerkyra, che si sono rivelati piuttosto divertenti, e spesso panoramici; emozione amplificata dalla scarsa presenza di guardrail in qualche tratto che fiancheggia burroni.

Vedere percorrere le parti più guidate a dei quad che ci precedevano, è stato uno spettacolo. Quasi quasi , la prossima volta… 😉

Tornanti a Corfù

Leggi anche: Cosa vedere nel nord di Corfù


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12 risposte

  1. Qui più che un on the road mi sembra un off road! Le strade non permettono certo di guidare in totale sicurezza. Qui servono gomme di un certo livello.. ecco, proprio come quelle dei quad. Sono molto più stabili per affrontare avventure del genere.

  2. Moira ha detto:

    Oddio non sapevo ci fossero strade di questo tipo a Corfù! In questi casi è meglio avere una macchina piccola, meglio se 4X4

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Assolutamente sì, meglio piccola, sia in città che fuori. Nelle salite poi, con qualcuno di lento davanti a rallentare, si rischia di bloccarsi… e per le ripartenze un 4×4 sarebbe l’ideale, specie sul brecciolino.

  3. Claudia ha detto:

    Mamma mia che strade! Mattia non ama guidare all’estero e quindi raramente affittiamo la macchina. Se legge questo articolo gli passa ancora di più la voglia.

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Le strade greche in generale, come standard stradali, ci sono sembrate un filino al di sotto rispetto ad altri Paesi Europei.
      Se non ci si dovesse sentire a proprio agio alla guida è comunque sempre meglio non forzare la cosa, ed affidarsi ai trasporti pubblici.

  4. Sara Chandana ha detto:

    In quanto a buche sembrano le strade del mio Salento. Ho girato Corfù on the road ed il problema maggiore, per me, sono state proprio le salite. Essendo, appunto, abituata all’asfalto rovinato.

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Effettivamente se sei già abituata ai crateri, non rappresenta una sorpresa il doverli affrontare anche a Corfù. Per quanto riguarda le salite ed i tornanti, è facile imbattervisi percorrendo le montuose strade del nord. Addirittura con dei tratti a senso unico alternato da semaforo.

  5. Fabiana ha detto:

    Ho guidato anche io in Grecia, ma a Paros! In effetti molte stradine sono strette e non sempre i percorsi affidabili!

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Mai distrarsi, nemmeno in vacanza. Quando le stradine sono particolarmente strette poi, bisogna fare attenzione a non mettere leggermente fuori una gomma, perché ad una certa velocità può fare sbandare.

  6. ISOLE-GRECHE.com ha detto:

    Mi fa sorridere e, al contempo, riflettere sulla percezione che abbiamo noi del sud e voi del norte circa le strade della Grecia. Per voi sono crateri, “buchi con l’asfalto attorno”. Per noi, invece, è normalità. E te lo dice uno che usa quotidianamente lo scooter e rischia tante volte di finire “dove decisamente non si confà ad uno scooter”! 🙂

    • Lemurinviaggio ha detto:

      Effettivamente è una questione di abitudine. Guidando in certi Paesi del mondo, di fronte a particolari situazioni, sulle prime ci domandavamo come fosse possibile che per davvero lasciassero transitare veicoli e motorini senza temere carneficine… poi dopo qualche giorno, nemmeno ci facevamo più caso. 😀
      Normale amministrazione!

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