Grattatine
Coloro fra quelli che ci seguono su instagram o sulla pagina facebook , dandogli una sbirciata mentre eravamo a Mauritius, forse avevano avuto già sentori di quel che stava accadendo, vedendolo ricorrere ogni tanto…

17
Il gate del primo volo della partenza, era il 17.
Non siamo superstiziosi, e la fibrillazione e l’entusiasmo che normalmente accompagnano le prime fasi di un viaggio, non ne sono minimamente stati intaccati.
Il volo è stato piacevole. Un po’ più pesante invece il successivo.
Il tavolo in cui abbiamo pranzato al Le Fangourin era il 17.
Ci abbiamo fatto una risata sopra; i piatti che abbiamo ordinato erano deliziosi, alla fine ci sono venuti a trovare dei temerari uccellini che si avvicinavano a domandarci qualche briciolina da mangiare. Tra di loro anche il bulbul dalle basette rosse, la cui leggenda narra che intorno al 1892 ne fossero stati importati due dall’India come regalo, ma in seguito a un ciclone la loro gabbia si ruppe, e da allora l’isola si sarebbe riempita di questi simpatici volatili con la crestina.


Il parcheggio nel seminterrato del centro commerciale di Grand Baie non poteva che capitare in zona 17.
E’ andato tutto liscio, basti pensare che ce ne siamo tornati in appartamento con una baguette (minuziosamente misurata) di 78 cm !
Tranquilizzo eventuali medici e psichiatri in lettura: normalmente noi non misuriamo il cibo che mangiamo, ma vista la poderosità di quel capolavoro fornaresco che quasi sembrava Excalibur, morivamo dalla curiosità di farlo!

la nostra auto parcheggiata al centro commerciale

Girando per il parco La Vanille,dove fra le splendide passeggiate che si possono fare guardando gli animali, puoi anche girovagare all’interno del recinto delle tante tartarughe giganti (numerate) che ci sono, potevamo non imbatterci nella 17 ?
Come le altre colleghe era molto socievole e si è lasciata accarezzare senza rifilarci nessun morso.

Stiamo dando i numeri ?!?
Il 17 è un numero che porterebbe sfortuna solo nel folklore Italiano, tant’è che per gli altri, soprattutto gli anglosassoni, è il 13 a evocare qualche grattatina.
Per i Coreani invece è il 4; al punto che nelle pulsantiere dei loro ascensori, in alcune circostanze abbiamo notato che, o non c’era proprio (passavi dal terzo al quinto) oppure lo abbiamo visto sostituito da una lettera alfabetica.
Chissà, probabilmente nel tempo si era rivelato un po’ più difficile trovare chi accettasse di dormire al quarto piano, da doverlo rinominare in quinto o attribuirgli una lettera, così da calmare i sonni di eventuali ospiti scaramantici.
Ok, forse abbiamo un po’ troppo ignorato i segnali che il destino ogni tanto ci inviava, poichè ad un certo punto abbiamo forato; e indovinate in quale giorno di Agosto ciò è avvenuto ? Il 16!
Comunque la sfacchinata di sostituire le ruote è avvenuta alle ore 17, che nell’emisfero Australe in quel periodo (il loro inverno) equivale ad avere poco tempo a disposizione prima che faccia buio. Insomma la cosa metteva pressione a noi e ne toglieva al pneumatico.

Inoltre, qualche graffio me lo sono fatto anche io.
Però non accarezzando Matata, una leonessa del Casela park, come inizialmente i nostri famigliari preoccupati hanno temuto; bensì scivolando a terra in un incursione estemporanea in un vecchio stabilimento abbandonato.
Consiglio finale: fregatevene del 17, ma fatevi l’antitetanica!
A me il 17 porta fortuna. Mi sono successe tante cose belle con quel numero sul calendario…😊
La foto della tartaruga mi ha riportata al parco di La Vanille. Che bello!! A voi cosa è piaciuto di più di Mauritius?
Ciao, buona serata!
Di Mauritius le cose che ci sono piaciute sono tante , dai tramonti in spiaggia, ai parchi , tra cui proprio la Vanille che hai menzionato , dove abbiamo potuto tenere in mano un cucciolo di coccodrillo.
È vero!!! Me ne ero dimenticata! Il cucciolo di coccodrillo… 😍
Hai provato a tenerlo in mano il cucciolino ? Sarà perchè lo tengono in acqua, ma è liscio e morbido, che strana sensazione !
Valerio l’ha tenuto in mano. Io ero incinta di due mesi all’epoca e ho preferito evitare..non sai quanto ho rosicato! 😉
Pensa se a rosicare fosse stato il coccodrillino ^_- Magari un giorno tornerete a Mauritius tutti e 3 insieme
Ragazzi se aspettavate esattamente 10 giorni per pubblicare questo post facevate un bel pokerone! 😀
Non sapevo del 4 Coreano. Mi avevano detto che sugli aerei le file 13 e 17 erano state eliminate. Non è affatto così, ci sono eccome!
Neanche io sono superstiziosa ma il gate17 noooo daii! XD
È veroooo! Non ci avevamo pensato….. è vero che non siamo superstiziosi , ma prima a poi le gomme finiscono 😀
C’è a chi porta fortuna e chi invece dice sia un numero sfortunato! Personalmente non ci faccio troppo caso, solo quando è affiancato al giorno della settimana “venerdì” allora lì un po’ di apprensione mi sale! ahahah
Dev’essere stato , nonostante la ruota bucata, davvero un viaggio eccezionale! 🙂
Confermiamo, si Mauritius è stata una vera scoperta. Oltre a bellissime spiagge c’è tanto da esplorare se lo sai cercare.
Il motivo per cui si dice che il 17 porti sfortuna è davvero bislacco. In numeri romani il 17 si scrive XVII che è l’anagramma di VIXI (cioè, “ho vissuto”). Roba da Bartezzaghi! Il che potrebbe evocare qualcosa di sinistro ma anche qualcosa di positivo. Ad esempio, “in viaggio ho vissuto davvero belle esperienze”, che, foratura a parte, è ciò che è successo alle Mauritius. Perciò, W il 17! (Vabbè, forso ho esagerato…).
Esatto Simone! Dipende da che significato si attribuisce alle cose, il cosiddetto bicchiere a metà (mezzo pieno o mezzo vuoto?) che nella fattispecie a Mauritius ti riempiono di rhum! A noi è capitata una foratura, ma aldilà della seccatura del momento , niente di grave, anzi..
Trovati!
Però ci vuole una gran fortuna ad avere un incontro cosi ahahah
In realtà i Bulbul sono piuttosto coraggiosi e dandogli qualche bricciolina di pane si avvicinano facilmente.
Veramente simpatico! Non sono superstiziosa ma voglio sapere sempre tutto delle varie usanze e scaramanzie perche’ a volte sono proprio buffe. Per esempio quando mi sono sposata (in India) ci arrivavano una marea di fazzoletti in tessuto nei regali di nozze. Io pensavo “oddio, cominciamo bene”, invece ho scoperto che sono un buon augurio. Al contrario degli asciugamani (che non si regalano a una sposa indiana, mentre da noi fa corredo).
Di superstizioni ce ne sono davvero di bizzarre e spaziano dal simpatico al vagamente inquietante, ma il bello è proprio scavare a fondo per capirne le origini.
Non eravamo a conoscenza di questa usanza Indiana nei confronti della sposa, piuttosto peculiare, immaginiamo la perplessità iniziale, ma aldilà della supposta efficacia è comunque molto bello prendere parte a un certo tipo folklore. 🙂
A me il 17 ha sempre portato fortuna! E’ il 13 che non mi piace per niente 😀
Da quanto ne sappiamo l’avversione per il 17 è una cosa più nostrana , mentre quella per il 13 sarebbe più globale, al punto da avere pure una propria nomenclatura: triscaidecafobia.