Gli Antenati Portoghesi
Certi viaggi son belli all’inseguimento del nulla, che sia un riferimento letterario, il Sacro Graal o un pub che non esiste più, poco cambia.
L’obiettivo, talvolta è solo un pretesto per girare, esplorare, e se va bene, pure perdersi! 😀
Che sia inesistente, supposto o irragiungibile, si tratta solo di dettagli, perchè quel che conta è il durante.
I Lemurinviaggio perciò sono fieri sostenitori del: Life is a journey not a destination!
E i viaggi non sono solo geografici o mentali, possono anche esserlo nel tempo, e qual migliore occasione per andare a cercare gli antenati?
No, non i nostri, da quanto ne sappiamo, non ne dovremmo avere in Portogallo. Quegli antenati un po’ di tutti, forse non proprio dell’intera specie umana, ma magari di una consistente fetta di coloro che guardavano i cartoni animati di Hanna e Barbera.
Gli Antenati erano Fred Flinstone e la moglie Wilma (a cui in momenti di ira, chiedeva la clava), il vicino Barney Rumble, i bambini Ciottolina e Bam Bam, il dinosauro Dino, e tutta una società ambientata all’età della pietra ma con influenze, mode, e pseudotecnologie degli anni ’60.
La vedemmo sul web e non credemmo ai nostri occhi! Da qualche parte in Portogallo esiste una vera e propria casa fatta di macigni, e sorprendentemente simile a quella degli Antenati.
Nel nostro viaggio l’abbiamo cercata, senza la certezza di riuscire a trovarla, o che esistesse veramente, uscendo dagli itinerari del nord Portoghese tra Braga e Guimaraes, e finendo a girovagare per diverso tempo in sterrati piuttosto remoti.
In aperta campagna si percorrono stradine in risalita di alcune colline, sfilando un’innumerevole quantità di pale eoliche. Ci siamo fermati più volte a immortalare il panorama da lì, e ad ascoltare il ronzio prodotto da questi enormi piloni.
Non abbiamo incrociato quasi mai nessuno. L’ambiente fatto di prati con cespugli, sassoni e rocce sparpagliate qua e là lungo il pendìo, è proprio lo scenario ideale per una bizzarra costruzione del genere.
Girata una curva ci si apre di fronte un ampia visuale ed in sincronia gridiamo “ECCOLAAAA!”, finalmente la scorgiamo in lontananza nella sua piccolezza e nella sua inconfondibile sagoma.
Giubilo ed un pizzico di incredulità. È veramente lei!
Osservandola da vicino, si capisce al volo che è abusivissima, pare sia stata costruita negli anni ’70 ed usata dal proprietario come luogo di vacanza. Nonostante sia attorniata in quell’area da accumulatori di energie rinnovabili, non è dotata di elettricità nè di qualsivoglia altro allacciamento, però possiede un camino.
È carinissima, abbiamo sbirciato dalla finestra (antiproiettile), abbiamo bussato alla porta (d’acciaio), nelle vicinanze ci sono persino una sorta di piscina ricavata nella roccia e qualcosa che assomiglia ad un capanno di pietra.
L’apoteosi della surrealtà! …accresciuta dal fatto che in giro non c’è nessuno, solamente tante eliche che girano.
Pare che l’ingegnere che ha concepito questa vera e propria opera d’arte, abbia acquistato il terreno su questa altura avendone già in mente la realizzazione.
Da quel che ne sappiamo, attualmente avrebbe costruito una recinzione intorno, e non sarebbe più avvicinabile.
Yabba dabba doo.
Questi sono i viaggi che mi piacciono di più, i viaggi in cerca di curiosità, in cerca di qualcosa che nessuno conosce!
La casa degli antenati me la sono segnata, in attesa del mio prossimo viaggio in Portogallo, che, sono sicura, prima o poi ci sarà! 😃
Certune, come quelle, sono un po’ fuori mano e quindi visto il tempo che richiedono, devono proprio interessare, ma indipendentemente dalle aspettative che si hanno del risultato finale o se lo si riesca a raggiungere, già il solo girovagare cercandolo è divertente. Quella casetta è in un area panoramica bellissima, attorniata da maxipale eoliche ronzanti piuttosto strane e anche un po’ invasive.
Bellissima questa costruzione, anche io avrei voluta vederla durante il nostro giro in Portogallo, ma, purtroppo, abbiamo dovuto tagliare via un po’ di cose. Comunque dalle mie parti c’è una casa che il proprietario ha costruito in modo che possa sollevarla e girarla seguendo il sole! Giuro! Prima o poi ci scriverò il post! Perché mi attira molto questo genere di creatività…;)
Per raggiungerla ci vuole diverso tempo, per cui se se ne ha poco a disposizione, forse è meglio concentrarsi su qualcosa di meno fuori mano; nel nostro caso deve aver contribuito la voglia di “perdersi” un pochino! Non vediamo l’ora di vedere foto e leggere della casa girevole 😀
Forte! Una curiosità niente male!
Si, è veramente una casetta bizzarra, un plauso all’estro del proprietario. 😀