…questa è la fine.
Father ?
“Yes son ?”
I want to kill you
Mother ?
“Yes son ?”
I want to fuuuuu….yeyeyeyeyeayayaueueuueue
recitava Edipicamente Jim Morrison, nella bellissima “The End” dei Doors.
E noi siamo andati a trovarlo.
Non per consigliargli di curare un po’ meglio di quanto traspaia da quell’estratto, i propri rapporti famigliari, (anche perchè, se proprio dovessimo fare delle raccomandazioni, sarebbe forse più preponderante un discorsetto sulle droghe), ma più che altro per vedere come se la passa.
Finalmente al monumentale Père Lachaise
In precedenti giri a Parigi, con tutto ciò che la capitale francese offre da vedere e fare, non eravamo mai entrati al cimitero monumentale Père-Lachaise; sebbene qualche anno prima ci avessimo pure provato, ma arrivatì fin lì, lo trovammo chiuso per maltempo, verosimilmente ghiaccio, considerando gli svariati gradi sotto lo zero di quel gelido inverno.
A volte il non riuscire a vedere qualcosa in un viaggio è un ottimo pretesto per ritornare. A maggior ragione se non è particolarmente distante… a quel punto non ci sono scuse! 🙂

La tomba di Jim Morrison
Morrison si trova in una tomba seminascosta, ma doveva evidentemente avere tantissimi parenti in giro per il mondo, a giudicare dalla gente che persiste nell’andarlo a trovare… Scherzi a parte, ci sono curiosi, ma ci sono anche fan, alcuni dei quali non trattengono la voglia di lasciare un qualche loro segno, scarabocchiando in giro una dedica, un verso, o più semplicemente il proprio nome.
È transennata e videosorvegliata in modo da evitare che ne stacchino dei pezzi da portare via, o che ci sia ancora chi tenti di rimanere la notte per dormirci sopra.
Perdersi tra gli anfratti di una poetica decadenza

Il complesso in generale è piuttosto esteso, e, indipendentemente dall’entrata da cui si accede, è consigliabile premunirsi di una mappa che meglio agevoli il proprio percorso, anche se a dire il vero, il bello è proprio “perdersi” e girovagare dove ti porta l’istinto, come abbiamo fatto noi, che ci siamo lasciati trasportare da quell’atmosfera autunnale dalle tonalità ombrose.
Forse una bottiglia di assenzio e qualche opera dei poeti maledetti del ‘800, riuscirebbero a rappresentare bene la decadenza poetica di quel luogo. Ciottolati curati si alternano a viali più trascurati (a differenza del cimitero monumentale di Milano che mostra pochi loculi in abbandono). I camminamenti serpeggiano lungo saliscendi e attraverso vicoletti, scorrendo vicini a tombe finemente elaborate e ad altre semidivelte, alcune glorificanti il defunto con preziosi graniti, qualcun’altra presa in ostaggio dalla vegetazione.
Artisti e celebrità
Stando i numeri si tratta del cimitero più visitato al mondo. Deve il suo nome, Père-Lachaise, a un padre gesuita del ‘600.
Ospita personaggi che ricordo dai tempi di scuola: Voltaire, Honoreè de Balzac, Marcel Proust… ma il più gettonato, stando anche alla gente che di continuo si scatta selfie davanti, è senza dubbio Oscar Wilde. Hanno protetto le pareti del suo sepolcro con pannelli trasparenti, e notando le scritte fatte con il rossetto e i baci stampigliati sopra, se ne intuiscono le motivazioni.
Come in altri luoghi omologhi, anche quì riposano tante persone dai percorsi assai diversi, ma accomunate poi dall’essere finite nello stesso posto.
Tra le celebrità più facili da scovare, nella salita del vialone principale, c’è la tomba di Rossini, che a noi è sembrata una “cabina telefonica”, ma a quanto pare non più “occupata”, poichè le spoglie del compositore non sono più al suo interno.
Facilmente identificabile anche la lapide di Edith Piaf, presso cui giace in compagnia del padre, del marito e della giovane figlia.
Assai particolari, la tomba di Champollion, il primo decifratore dei geroglifici Egizi, da cui si erge un rappresentativo obelisco, e quella di Victor Noir, con la propria statua a grandezza naturale. Si dice che le donne prima di lasciare fiori all’interno del suo cappello a cilindro, ne strofinino bocca, inguine e punta dei piedi come buon auspicio di fertilità.
A proposito di dicerie, i fiori che sono appoggiati sul marmo di quella di Colette, artista che in vita fu grande amante dei felini, sarebbero rimpiazzati dai gatti che si aggirano nel cimitero.
E poi alcuni illustri personaggi sistemati vicini, come Molière e La Fontaine, che magari disquisiscono di letteratura fra loro, o il famoso pianista Michel Petrucciani che ha l’onore di riposare vicino a Chopin.

Un salto nel passato
È un vero e proprio salto nel passato. Pietre erose, antichi alberi e qualche ragnatela, hanno il potere di accompagnarti in un’altra dimensione. Se normalmente un cimitero può far scaturire riflessioni sui perchè della vita, un luogo così spirituale e al contempo artistico, riesce a suscitare suggestioni ancor più anacronistiche.
Passa una tizia piuttosto in carne, a bordo di un kart, che starnazzando ripetutamente un campanello da non so quanti decibel, fa letteralmente EVACUARE il cimitero.
È giunto infatti il tramonto, chissà se qualcuno fra i vivi è particolarmente ispirato a trattenersi più a lungo, ma che freddo! Se non fosse per il gelo, una chiacchierata con qualche trapassato potrebbe rivelarsi piacevolmente stimolante. 😀
Ma è la fine. Il crepuscolo di questo 2 di Novembre brucia rapidamente nel lasciar posto alle tenebre. Il progressivo attenuarsi della luce sembrerebbe mettere ancor più a nudo l’aura di un posto così conturbante e misterioso, mentre si accompagna metaforicamente al calare della temperatura.
È un luogo fortemente evocativo.
Di cosa…. o di chi…. dipende da voi.

Fantastico! Tra l’altro più che un cimitero sembra un parco, dove la gente passa le domeniche pomeriggio tra passeggiate e chiacchiere. Tra pochi mesi torno a Parigi e grazie al tuo post mi è venuta voglia di visitarlo un’altra volta, tempo permettendo!
Così come il Monumentale di Milano, il Père-Lachaise si fonde con l’arte e con la Natura, e si presta benissimo a tranquille passeggiate in compagnia, o volendo a momenti di riflessione in solitaria. Poi spesso c’è talmente tanta gente che prende letteralmente vita! 🙂
Per fortuna che la sepoltura del Marchese De Sade è andata perduta nei secoli…altrimenti non so cosa avreste potuto vedere sul suo sepolcro! 😛
Sempre affascinanti le visite ai cimiteri monumentali! *_*
Sfilze di aspiranti dormivegliste tombali ? 😀 Chissà però se a chi riposa in eterno starebbe bene avere in agenda continue alternanze di chi si vuol piazzare sul suo sepolcro ! 😀
I cimiteri monumentali hanno un fascino irresistibile , ed una forza introspettiva pazzesca.
Notevole e di grande impatto. Non solo per tutti i nomi noti e la storia che aleggia tra queste pietre, ma soprattutto per l’atmosfera di pace, mistero, suggestione. Mi ha molto colpito ragazzi. E magari, quegli angoli un po’ trascurati, rendono solo più vivo ed irreale questo cimitero monumentale. Vivo…ho usato un parolone 😉!
Claudia B.
Parolone azzeccato ! 😀 Il Pere-Lachaise è più che vivo ! E quel tocco di antica decadenza è proprio quel “qualcosa” che ne risalta l’atmosfera .
Sono stata davvero pochi giorni a Parigi e non l’ho visitato ma mi incuriosiscono i cimiteri monumentali ed in questo ci sono le tombe di così tanti illustri personaggi.
Se ritornandoci dovessi avere la possibilità di visitarlo, ne vale sicuramente la pena, perchè oltre a essere un luogo moltro tranquillo , racchiude in sé tantissima storia, e non solo Francese.
Non sono mai stato a Parigi (mi vergogno un po’, lo so ahaha), deve essere suggestivo “andare a trovare” e rendere onore a personaggi che hanno fatto storia, chi per un motivo, chi per un altro
Di celebrità lì ce ne sono tante, ma talvolta a noi capita anche di fronte a persone comuni, guardandone la foto, il nome e le iscrizioni, di immaginare quale fosse stata la sua vita.
Ho letto molte volte di questo cimitero, ma durante le mie due visite a Parigi non ho avuto modo nemmeno di avvicinarmi. Mi dispiace un sacco perchè io faccio parte della schiera di fedelissimi di Oscar Wilde, e prima o poi quella tomba la visiterò, cascasse il mondo!!
Anche nel nostro caso, ci sono volute più visite a Parigi prima che venisse la volta del Père-Lachaise : Oscar Wilde non ti deluderà! 😉
L’avevo visitato anni fa. E’ un luogo molto particolare quasi magico. Mi aveva colpito in particolare la vastità e la bellezza della natura. Passeggiando si scoprono angoli particolari e si incontrano tombe di uomini famosi. Si respira un’aria particolare ricca si storia. Un posto che non dovrebbe mancare quando si visita Parigi
Se lo si prende con molta tranquillità è capace di impiegare anche una mezza giornata , poiché ogni vicoletto invita ad imboccarlo, alcuni splendidi artefatti ti portano ad avvicinarti per vederli meglio e per vedere a chi sono dedicati… insomma, per chi ama ambientazioni del genere c’è veramente tanto, ed è bello imbattersi ogni tanto in personaggi storici! 🙂
Ammetto che non sono mai stata a Parigi…ma quando andrò non mancherò di visitare questo luogo così suggestivo!
Parigi offre tantissimo, se dovessi avere a disposizione poco tempo, ti consigliamo ovviamente di non perderti le attrazioni più famose; ma se hai tempo di concederti qualche momento di relax fuori dall’andirivieni urbano, il Pere-Lachaise si presta benissimo con la sua quiete e le sue suggestioni.
Ho sentito parlare tanto di questo cimitero ma quando siamo stati a Parigi purtroppo avevamo altri itinerari. La domanda che mi pongo è: ma come si fa a voler dormire sopra la tomba di una persona? 😱 Preferisco un bacio sul vetro che protegge la tomba di Oscar Wilde 😂
Mi ha colpito davvero tanto, la prossima volta che torniamo a Parigi vedrò di rifarmi “verbalmente” nei confronti di Proust e Balzac di tutte le parolacce che mi hanno tirato fuori al liceo 🤣 …
Erica
“Fans” deriva proprio da fanatics, e quelli che han tentato, o avrebbero voluto dormire lì sopra ne sono l’incarnazione estrema! Comunque si tratterebbe pur sempre di un pernottamento gratuito e ad 1 stella (Jim Morrison) 😀
Se penso a questo cimitero mi viene da ridere perché mio padre per poco non si rompe la testa scivolando su una tomba… Non ricordo più di chi, forse di Johnny Hallyday, ma non ne sono per niente sicura. Scivolone a parte, ricordo con piacere la visita, ma d’altra parte i cimiteri monumentali sono sempre molto affascinanti.
Sarebbe stato prendere troppo alla lettera “questa è la fine” ! Ci sono tanti personaggi illustri, ma non c’è fretta per andare a far loro compagnia 😛
I cimiteri monumentali , oltre che essere ricchi di storia, sono delle vere e proprie opere d’arte. Un’altro che in tal senso ci è piaciuto tantissimo è quello di Milano
Non sono mai stata in un cimitero monumentale. A Parigi sono stata solo una settimana di svariati anni fa e mi ricordo di aver scartato la visita al Père-Lachaise per far spazio ad altro, probabilmente una gita a Versailles. Avete ragione, sarebbe una buona scusa per tornare😉
Per chi non è mai stato a Parigi consigliamo la visita delle attrazioni principali della città, ma per chi può disporre di un soggiorno lungo, o chi ritorna le volte successive, il Père-Lachaise si rivela un ottimo “diversivo”.
Sono stata a Pere Lachaise tre anni fa, un luogo tranquillo dove passeggiare e quasi un museo di celebrità.
Di fatto quando raccontavo ad alcune persone che sareimi andata a visitare un cimitero non capivano molto bene e mi guardavano storto.
Io lo consiglio, qui riposano un sacco di personaggi famosi e il turismo in questo luogo è numeroso.
Anche noi pensiamo che i cimiteri monumentali siano come dei veri e propri musei a cielo aperto.
A qualcuno forse può sembrare strano perché sono posti che li si penserebbe frequentati esclusivamente per andare a trovare un proprio caro, ma in realtà, vista anche la mole di turismo, hanno un forte richiamo storico, culturale, artistico, o anche solo per una passeggiata fuori dal caos urbano.
Sono stata tantissime volte a Parigi eppure il cimitero Père-Lachaise nonostante sia molto famoso, io non l’ho mai considerato!
E vengo a conoscenza solo ora dei numerosi personaggi che lo compongono.
Come avete scritto, il non riuscire a vedere qualcosa è un ottimo pretesto per ritornare XD
Grandissima occasione per ritornare a Parigi ! 😀 In più volte che siamo tornati, abbiamo sempre trovato qualcosa di nuovo di fare, e il Perè-Lachaise, è venuto successivamente, ma merita.