Bagaglio: la nostra TOP 5
“Se potessi portare in viaggio con te solo 5 cose, cosa sceglieresti? A prescindere dalla destinazione e dal tipo di viaggio, cosa non può mancare nel tuo bagaglio?” è il quesito giuntoci da lavaligiainviaggio.
La bacchetta magica per queste cose ce l’ha Lemu Rina.
È un’arte che richiede abilità spaziali come in tetris, pazienza come nel fare un puzzle, lungimiranza come se si andasse a fare un corso di sopravvivenza con Bear Grylls, e per la quale anche una certa metodicità non guasta.
Quando si viaggia con certe compagnie aeree piuttosto fiscali poi, sono qualità che devono emergere all’ennesima potenza, facendo subentrare velleità da progettista. Per andare in Norvegia ad esempio, dopo una sequenza progressiva di cose tolte una dopo l’altra alla ricerca di alleggerimento, ci capitò di dover separare fra loro un paio di scarpe in bagagli differenti per un bilanciamento di peso.
Venendo al domandone. Presumiamo che fra gli oggetti si intendano quelli al di fuori del necessaire e dei documenti, denaro, eccetera, senza i quali non ci sarebbe consentito viaggiare; mirando piuttosto a quelli che esulerebbero invece da una certa obbligatorietà.
Dunque, per iniziare: a prescindere dall’ingombro, un megafono, per urlare all’atterraggio”CIAO A TUTTI!!!!!“, annunciando educatamente il nostro arrivo, con più decibel possibili.
In secondo luogo: una livella da muratore, perchè dopo ciò che ci capitò in Corea, abbiamo imparato che è indispensabile in ogni viaggio.
Ooops! Nonono scusate… questa era la lista sbagliata, ecco quella giusta:
- Cellulare/tablet/o equivalenti: anni addietro viaggiavamo con ciò che c’era a disposizione, ovvero nulla. Si gironzolava quindi senza avvalersi necessariamente di internet , navigatori e talvolta nemmeno telefonini. Tuttavia i tempi cambiano, le comodità tecnologiche aumentano, e soprattutto se oltre a viaggiatori si è anche blogger, la connessione assume un rilievo maggiore.
Questi dispositivi racchiudono tutto di quanto detto, e anche di più! Bussola , traduttori, … chi più ne APP, più ne metta!
(N.B. Il tablet in particolare poi, può fungere anche da racchettone da spiaggia). - Macchina fotografica: questa non è mai mancata, nemmeno agli albori dei nostri viaggi.
Riusciamo a vivere il momento, assaporarlo, emozionarlo; se però non siamo riusciti anche a fissarlo, a immortalarlo per poterlo rigustare in momenti successivi, sentiamo che ci è mancato qualcosa.
Talvolta può succedere, magari non c’è tempo, oppure non c’è batteria, o semplicemente proibiscono con fermezza qualsivoglia scatto. Sono quelle circostanze in cui sappiamo di poter contare solo sulla nostra memoria (non SD) e da un lato c’è quindi il piccolo rammarico di non esserci portati a casa dei souvenir visivi di ricordi. Non pensare, scatta! - Sacchettini impermeabili: dopo un’esperienza a Boston sotto un alluvione pazzesca che ci inzuppò fino alle ossa, e penetrò all’interno dei trolley, abbiamo imparato a dotarcene. Data la loro versatilità, sono utili non solo a protezione da agenti esterni, ma anche come organizzazione nella suddivisione dei vestiti fra quelli di un tipo e quelli di un altro. Se fai senza , ne paghi la conseguenza!
- Taccuino: su cui annotiamo tutto. Numeri, parole, ideogrammi, pensieri, zona del parcheggio aeroportuale dove abbiamo lasciato la macchina (altrimenti quando torniamo in Italia ci siamo scordati). Se non ricordi, scrivi!
Oppure, a mali estremi… ci si può annotare pure la misurazione in lunghezza di una baguette! (Sì, è veramente successo, lo abbiamo raccontato QUI ). - Cannucce: in certi Paesi ci voleva del coraggio ad attaccarsi a certe lattine. Non è comunque prerogativa solo di questi, perchè anche in posti impensabili, come a bordo della Emirates, mi “servirono” una birra con il sopra annerito che mancava solo avesse la scritta “TIFO” sopra 😀 Se non cannucci non ciucci!
Ovviamente non le usiamo sempre, ma certe volte ne sentiamo il bisogno.

Siamo curiosi di leggere i vostri top 5 oggetti irrinunciabili nel bagaglio, e questa volta li chiediamo a:
Anche io all’inizio (leggi: secoli fa, quando si mandavano ancora i telegrammi al posto degli sms) viaggiavo senza navigatore e senza internet e a volte senza cellulare perché il roaming costava quanto un volo intercontinentale – ora non saprei più farne a meno!
L’idea della cannuccia non mi era mai venuta in mente ma mi sa che vi copierò.
Buona giornata 😊
Nell’epoca dei viaggi 2.0 , vecchie cose come delle semplici cannucce tornano ancora buone 😉
Meno male che da un po’, almeno in Europa, il roaming sia incluso nel piano tariffario… a misura di blogger!
Giuro che ogni punto corrisponde a cose che ovviamente ho sempre pensato di portare anch’io… Poi arriva l’ultimo punto… Il punto 5…cannucce?!?! Ragazzi mi avete sbalordita!!!! Non avrei mai pensato di portare cannucce in viaggio, quindi GRAZIE!!!! 😁
Possono sempre servire e pesano poco. Non ci sono mai state sequestrate ai security check per potenziale utilizzo come cerbottane 😉
Mi mancavano le cannucce! I sacchetti impermeabili…quelli inizierò a usarli anche io visto che al ritorno da NY i gentilissimi dell’aeroporto chissà dove l’avevano lasciata che l’abbiam trovata inzuppata pure dentro. Ah, aspè che ora vengo pure a vedere cosa è successo in Korea.
Grazie per aver partecipato miei amici lemuri (e così vi ho ribattezzato)
Ciaooo
Che bello , ci piace ! 🙂
Effettivamente i sacchetti impermeabili possono rappresentare una protezione extra anche in fasi in cui la valigia viene lasciata ad altri. In aeroporto non hanno molta premura dei bagagli , è già molto se arrivano, e se interi…. in quel caso se li ritrovate inzuppati , “con i sacchetti siete protetti” ! (ne è venuta un’altra 😀 )
Le cannucce!! Ed io che mi uccidevo a bonificare le lattine! Ora ho la giusta alternativa: economica e poco ingombrante 😀 😀 Le vostre sono ovviamente decorate con cerchi neri giusto?
Grandi Lemuri! 😉
Grazie! In realtà no , ma decorate lemurosamente sarebbe super chic 😉
Interessanti i sacchetti impermeabili! Non ci avevo mai pensato a dire il vero!
Proteggono, ma oltre a dividere vestiti usati da quelli puliti ci puoi dividere tipologie di vestiti fra loro così da ritrovarli più comodamente quando servono.
Ho letto il vostro motto “Se non cannucci non ciucci” con lo stesso stile di “no Martini, no party” XD
Le cannucce? Mi mancavano, ma devo ammetterlo, in certe occasioni diventano quasi fondamentali.
Complimenti lemuri!!!
Grazie 😀 Lo stile è esattamente quello ! Non c’è Clooney con il codone nerocerchiato a dirlo, ma il messaggio è quello….
Senza la mia Canon al collo non posso viaggiare, una guida turistica è indispensabile ed il mio programma. Qualche cosuccia per il ricambio la trovo necessaria. Queste sono le cose che non devono mancare. Ma dai le cannucce 🙂 che buffa quesa cosa. Ho appena pubblicato un articolo e, non ci crederai o crederete non ho capito bene, sei stata la mia musa ispiratrice e ti ho menzionata.
Ciaooo
https://viaggiandoconbea.com/2017/11/17/fosdinovo-sulle-orme-dei-malaspina/
Effettivamente un tempo , eventuali guide, mappe, appunti/programma rappresentavano un ausilio quasi vitale per un viaggio. Ancora oggi lo sono, anche se con le tecnologie , possono finire rinchiuse digitalmente in cellulari, tablet o computer , o addirittura nemmeno lì se si dispone di una connessione internet (risorse online , cloud , eccetera ).
Ci fa piacere averti ispirata! 😀 Corriamo subito a leggerti !
Beeh aggiungo che nella nostra valigia non manca mai la Moka elettrica della Bialetti e quindi anche della sana e gustosa polvere di caffè 🙂
Pare una cosa da folli ma vi garantisco che iniziare la giornata col l’aroma del caffè che sale in qualunque parte del mondo (la nostra moka ci ha seguito veramente ovunque, compresa l’Africa) predispone poi a qualunque esperienza e a provare anche gli alimenti più strani (leggi: siamo in Giappone e abbiamo provato di tutto!!).
Poi ecco, non può mancare la fidata Lonely Planet, la Nikon, il cavalletto e ovviamente un hard disk esterno bello capiente per imprigionare le immagini che anni dopo sarà bellissimo rivedere 🙂
Il caffè ti dà quello sprint per iniziare un’intensa giornata di viaggio, e se ne capita uno non particolarmente buono non si inizia al top. Noi generalmente “corriamo il rischio” , e ci capita di berlo in hotel (se la colazione è compresa, oppure se c’è un bollitore in buone condizioni in camera) , prendendolo da asporto al supermercato , o magari provando una caffetteria del posto.
Le cannucce! E chi diavolo ci aveva mai pensato!
Può sembrare un po’ strano, ma a forza di vedere lo stato di certe lattine in certi posti, abbiamo iniziato ad optare per la previdenza.
ma davvero le cannucce?! Mai pensato di portarmele dietro. anzi, in effetti non le uso neanche a casa! 🙂
A casa l’utilizzo è sporadico anche per noi, le utilizziamo per lo più in giro.
Mi avete dato un’idea con le cannucce! Certe volte mi son trovata in difficoltà anche io, ma non ho mai pensato ad adottare una soluzione tanto semplice quanto geniale. Le metto subito in valigia per il prossimo viaggio 🙂
A volte la genialità non sta nella complessità ma proprio nella semplicità 🙂
Ciao!! Interessanti le tue 5 cose da non lasciare a casa. Se ti va di vedere da dove era cominciato tutto lo trovi sul mio blog..
Grazie! Molto volentieri 🙂