2020, considerazioni e bilanci

Un anno come il 2020 è di quelli che ne capitano uno ogni morte di Papa.
Come in seguito all’11 settembre 2001, da cui si è iniziato a ragionare con un “prima” e con un “dopo” per quanto cambiarono le cose, indubbiamente anche questo 2020 andrà a segnare una sorta di spartiacque temporale.

Nella circostanza delle torri gemelle, tutto si concentrò nell’arco di poche ore; si trattò di un evento epocale che fece aprire gli occhi al mondo, anche a chi non si era ancora reso conto (o non voleva vedere), quale direzione stesse prendendo l’umanità.
Una pandemia è invece “spalmata” nel tempo, ma a sua volta è di considerevole impatto sulla psiche dei contemporanei… che tempi, eh?

Come ogni altro viaggiatore eravamo già abituati a mettere in conto insidie sanitarie e terrorismo per viaggi in certe aree di mondo; in seguito a vicende simili, divengono fattori non ignorabili, oramai, a prescindere dal luogo di destinazione.

Un pasto profetico

Lo scenario del 2020 non è stato come quello che qualcuno aveva predetto per l’ultima mezzanotte del 1999, con l’impazzimento di computer e missili allo scoccare del cambio di millennio, o come quello prospettatoci da alcune interpretazioni apocalittiche della profezia Maya del dicembre 2012; tuttavia la sua drammaticità ha comportato scelte che si confacessero alle sopraggiunte necessità.
Ogni aspetto ne è stato inevitabilmente condizionato, compresi quelli legati ai viaggi.

Il primo pranzo dell’anno è stato piuttosto significativo.
Nel corso di un viaggio a Taiwan, il primo di gennaio, dopo aver visitato alcuni templi, siamo andati al Modern Toilet di Taipei.
Si tratta di un ristorante a “tema toilette”, che serve, cacofonicamente, pietanze che ne ricordano apparenze e contenuti…
Come immaginabile non si mangia un granchè, ma è divertente provare.
Terminata l’esperienza, ci è venuto spontaneo pensare a quale anno ci si sarebbe prospettato, con una inaugurazione simile! 🙂

Come è iniziato il nostro 2020

E guardacaso…
Dopo un 2019 in cui avevamo fatto una scorpacciata di viaggi, ci siamo ritrovati ad inizio dell’anno successivo ad annullare un volo (per altri motivi però!).
Eravamo al corrente dell’esistenza di un virus, ma in quella fase, l’Italia, come tutto l’occidente, lo ignorava quasi totalmente, e si preoccupava di ben altro. È stato infatti per motivi logistico organizzativi che vi abbiamo rinunciato, e non per (allora considerate inesistenti) complicanze sanitarie.

Non ci era mai capitato: era la primissima volta che lasciavamo deliberatamente andare un volo acquistato, ma in quelle specifiche date non potevamo spostarci; è stata una sensazione strana essere a casa quando avremmo dovuto trovarci altrove.
Comunque, col senno di poi, siamo contenti che il destino ci abbia impedito di partire, considerando quanto in seguito è andato a scatenarsi.
Poco dopo, contestualmente al dilagare del coronavirus e all’instaurarsi quasi ovunque di blocchi e lockdown, come noto, le rinunce sono purtroppo divenute la norma per chiunque.
In una situazione in cui non puoi uscire dal tuo comune, diventa difficile pensare a viaggiare. In scenari di sopravvivenza il viaggio è un lusso.

Viaggi in tempi di pandemia

Compatibilmente con le limitazioni del caso e le dovute cautele, di viaggetti siamo comunque riusciti a farne; senza incorrere in levatacce notturne, sfiancate di bagagli da portare, voli interminabili, scali noiosi, fusi orari invornenti a cui acclimatarsi.
Abbiamo assaporato e riscoperto le tantissime bellezze vicino a noi!

Come da sempre sosteniamo, per viaggiare non serve necessariamente andare chissà dove; ovunque ci sono cose splendide, a maggior ragione in un Paese bellissimo come l’Italia.
Nelle nostre gite fuori porta abbiamo scoperto borghi, luoghi letterari, laghi, foreste, vulcani, cascate e gnomi!
Nei mesi estivi di allentamento delle misure di restrizione, abbiamo potuto godere del contatto con la natura che tanto aspettavamo, ed in luglio abbiamo persino preso parte ad un blogtour della nostra Rimini.

Bertinoro Emilia Romagna

Quanto di visitato per noi è stato un regalo.
Regalo piacevolmente inaspettato, tanto da riuscire anche a trascorrere, in una funestata estate come quella 2020, un paio di settimane in Basilicata, evenienza che qualche tempo prima non avremmo mai supposto.
Terra fantastica, per la sua natura, la sua storia, i suoi borghi, la sua gente, il suo cibo…
Matera ci ha incantati, e molto volentieri vi faremo ritorno. Proprio lì, sempre il destino, si è divertito ad intersecare nuovamente le casualità, facendoci la sorpresa di incontrare durante una passeggiata serale, una coppia di amici blogger.

I nostri viaggi del 2020 in Italia

Oltre il 2020, il futuro

Al momento di scrivere ci ritroviamo dentro una nuova ondata, in attesa di cure, vaccini e quant’altro possa contribuire a liberarci da questo sgraditissimo covid19.
Sono momenti duri, e per quanto sia difficile, è importante rimanere positivi… ovviamente, non di virus, ma di mentalità!
Gli elementi per farlo ci sono.
La bellezza è intorno a noi, non necessariamente lontana. Basta saperla riconoscere ed apprezzare.

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2 risposte

  1. Luca ha detto:

    Prossima volta però il ristoranti deve essere un ristorante di soldi… Magari ci porta meglio.

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